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Attualità
Attualità, 8/1977, 15/04/1977, pag. 167

Militar-nazismo e chiesa

Relazione

Leggi anche

Documenti, 2010-17

Belgio: Rapporto Adriaenssens

Commissione trattamento denunce di violenza sessuale in relazione pastorale
Venerdì 10 settembre, a Lovanio, Peter Adriaenssens, già presidente della Commissione belga per le violenze sessuali di ecclesiastici (cf. Regno-att. 16,2010,516), ha presentato il Rapporto finale del proprio lavoro, consegnando alla stampa un estratto, di cui qui traduciamo la II e III parte. Oltre alla testimonianza delle vittime (cf. qui a p. 572), che la Commissione preferisce chiamare «sopravvissuti» come «for ma di riconoscimento», l’estratto de scrive la metodologia di lavoro, riporta alcuni dati statistici e, soprattutto, indica alla Conferenza episcopale alcune raccomandazioni. Posto che il se questro dei 475 dossier (24 giugno, restituiti a fine settembre) da parte della magistratura ha interrotto bruscamente il lavoro della Commissione, essa insiste sul fatto che il rapporto «tra giustizia e cura, tra giustizia, stato e Chiesa» non è scontato e deve essere ulteriormente analizzato. Infine, rivolgendosi più specificatamente ai pastori, la Commis sione chiede loro «maggior coraggio».
Documenti, 2006-19

La testimonianza in esercizio (Convegno di Verona)

Relazione di F.G. Brambilla, approfondimenti di Bignardi, Ornaghi, Pezzotta
La Prima lettera di Pietro è il riferimento biblico su cui il 17 ottobre, giornata dell’apertura dei lavori assembleari, si è snodata la relazione introduttiva del teologo milanese Franco Giulio Brambilla sull’«Orizzonte teologico-pastorale» del tema del IV Convegno ecclesiale nazionale della Chiesa italiana (Verona, 16-20.10.2006), «Testimoni di Gesù risorto, speranza del mondo». Sviluppando in chiave sintonica la prolusione del card. Tettamanzi, la relazione centra l’origine della speranza cristiana nella pasqua di Gesù, su cui si fonda la testimonianza dei cristiani come esercizio storico nella vita quotidiana e in cui trovano conferma da un lato l’attuazione italiana della riforma conciliare e dall’altro la scelta del tema missionario per il decennio 2001-2010. Gli approfondimenti di Paola Bignardi in prospettiva spirituale, di Lorenzo Ornaghi in prospettiva culturale e di Savino Pezzotta in prospettiva sociale pur con diverse accentuazioni sviluppano la riflessione sulla testimonianza come esercizio e sulla corresponsabilità dei laici per una Chiesa di popolo fatta di cristiani comuni. Stampa (18.10.2006) da sito Internet www.convegnoverona.it. Titoli redazionali. Cf. anche Regno-att. 18,2006,589s e 601ss.
Documenti, 2006-13

Movimenti nella missione della Chiesa: priorità e prospettive

Relazione del card. A. Scola al Congresso mondiale dei movimenti
300 rappresentanti di oltre 100 realtà provenienti da tutto il mondo si sono radunati a Rocca di Papa (Roma) dal 31maggio al 2 giugno per il V Congresso dei movimenti e delle nuove comunità, II a partire dal patrocinio del Pontificio Consiglio per i laici. Il Congresso è terminato con la veglia di Pentecoste che ha radunato circa 300.000 persone attorno a Benedetto XVI, così come avvenne nel 1998 attorno a Giovanni Paolo II (cf. Regno-att. 12,1998,365; Regno-doc. 13,1998,398ss). Dal allora, ha detto mons. Rylko, presidente del Pontificio consiglio, si percepisce una stagione di «maturità ecclesiale» dei movimenti quanto a comunione ecclesiale, a impegno missionario e a fedeltà quotidiana, in un tempo che coincide col delicato avvicendamento della generazione dei fondatori. Più insistito invece l’aspetto costitutivamente istituzionale dei movimenti nella relazione del card. Scola, patriarca di Venezia, che ha sottolineato come «quella istituzionale e quella carismatica sono dimensioni di ogni realizzazione della Chiesa». Il papa, nel messaggio al Congresso e nell’omelia della veglia di Pentecoste, ha ringraziato per la molteplicità dei doni dello Spirito, il cui soffio «non ci disperde ma ci raduna».