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Attualità
Attualità, 14/1979, 15/07/1979, pag. 309

Santa Sede-Ucraina: una lettera più di una lettera

R. P.

Leggi anche

Documenti, 2024-5

Gestis verbisque

Nota del Dicastero per la dottrina della fede sulla validità dei sacramenti

La materia e la forma «rappresentano l’elemento sensibile e oggettivo del sacramento», mentre «l’intenzione del ministro… rappresenta il suo elemento interiore e soggettivo». Essa, tuttavia, «tende per sua natura a manifestarsi anche esternamente attraverso l’osservanza del rito stabilito dalla Chiesa, cosicché la grave modifica degli elementi essenziali introduce anche il dubbio sulla reale intenzione del ministro, inficiando la validità del sacramento celebrato» (n. 19). L’invalidità dei sacramenti celebrati, con la conseguenza di dover ripetere il rito, è il problema che ha indotto il Dicastero per la dottrina della fede, con l’incoraggiamento e l’espressa approvazione di papa Francesco, a pubblicare il 3 febbraio questa «nota». In essa il Dicastero, con ampie citazioni del magistero conciliare e postconciliare, offre «alcuni elementi di carattere dottrinale» sulla validità della celebrazione dei sacramenti, «prestando attenzione anche ad alcuni risvolti disciplinari e pastorali» (n. 4). Le conclusioni sono chiare: «Appare sempre più urgente maturare un’arte del celebrare che, tenendosi a distanza tanto da un rigido rubricismo quanto da una fantasia sregolata, conduca a una disciplina da rispettare, proprio per essere autentici discepoli» (n. 27).

 

 

Documenti, 2024-5

La Santa Sede: stop alla Commissione sinodale

Card. Pietro Parolin; card. Víctor M. Fernández; card. Robert F. Prevost

Con una lettera del 16 gennaio la Santa Sede ha temporaneamente sospeso la prevista istituzione di una commissione, formata da vescovi e laici, che secondo quanto deciso dal Cammino sinodale tedesco avrebbe dovuto portare alla formazione di un Consiglio sinodale permanente. Pubblichiamo la lettera (www.katolisch.de, nostra traduzione dal tedesco).

 

Documenti, 2024-3

Sulla ricezione di Fiducia supplicans

Comunicato stampa del Dicastero per la dottrina della fede

Il 4 gennaio, di fronte alle reazioni seguite alla dichiarazione Fiducia supplicans (Regno-doc. 1,2024,8 e 16), il Dicastero per la dottrina della fede ha pubblicato su L’Osservatore romano un Comunicato stampa circa la ricezione di Fiducia supplicans, in cui sono affrontate le principali questioni emerse dopo la pubblicazione. L’accusa di blasfemia è rigettata decisamente, sulla base del fatto che «il documento è chiaro e classico sul matrimonio e sulla sessualità».

Rispetto alle possibili difficoltà di contesti locali in cui rispetto all’omosessualità «ci sono forti questioni culturali e perfino legali, che richiedono tempo e strategie pastorali che vanno oltre i breve termine», «resta importante che queste conferenze episcopali non sostengano una dottrina differente da quella della Dichiarazione approvata dal papa, in quanto è la dottrina di sempre, ma piuttosto che propongano la necessità di uno studio e di un discernimento per agire con prudenza pastorale in un tale contesto».

In sostanza il comunicato stampa ribadisce che la vera novità magisteriale di Fiducia supplicans sta nell’insegnamento sulle benedizioni, e nell’invito a distinguere in proposito tra forme «liturgiche o ritualizzate» – da evitare nel caso delle coppie «irregolari» – e forme «spontanee o pastorali», che sono la modalità più adatta a valorizzare «la fede semplice del popolo di Dio, che anche in mezzo ai suoi peccati esce dall’immanenza e apre il suo cuore per chiedere l’aiuto di Dio». Queste ultime sono descritte come «benedizioni di pochi secondi, senza Rituale e senza Benedizionale».