A
Attualità
Attualità, 4/1981, 15/02/1981, pag. 70

Spagna: annullamneto e/o divorzio

E.C.

Leggi anche

Attualità, 2024-8

Italia - Facoltà teologica dell’Emilia Romagna: Bibbia e riforma della Chiesa

Un dibattito tra rivisitazione della Tradizione e decostruttivismo

Francesco Pieri

Con il titolo «La Bibbia per la riforma della Chiesa» si è svolto nei giorni 12 e 13 marzo scorsi il XVIII convegno annuale della Facoltà teologica dell’Emilia Romagna (FTER), a cura del Dipartimento di storia della teologia. Nel corso delle 3 sessioni sono intervenuti alcuni docenti della Facoltà, affiancati da altri relatori italiani e stranieri, il cui impegno ha consentito all’evento di mantenere un buon livello nelle diverse relazioni e nella discussione con i numerosi partecipanti.

 

Attualità, 2024-8

L’umorismo della Lettera
 agli Ebrei

Battezzati, battezzate,
ministero e sacerdozio

Francesco Rossi De Gasperis SJ

Una «cosa sono i ministeri o uffici ecclesiali (come il presbiterato o l’episcopato), che la Chiesa contingentemente affida ad alcuni fedeli, mediante il sacramento dell’ordine (imponendo loro le mani), e altra cosa è il sacerdozio, che il Nuovo Testamento riconosce proprio esclusivamente di Gesù risorto, al quale l’insieme dei cristiani (uomini e donne) partecipa per il sacramento del battesimo, senza alcun bisogno di facoltà particolari». Può essere considerato questo il perno della riflessione che qui proponiamo: una rilettura, condotta in libertà, con brillantezza e qualche esplicita annotazione umoristica, della Lettera agli Ebrei, in particolare per considerare criticamente, entro un più ampio ragionamento sul ministero, l’«esclusione programmatica delle donne dal sacerdozio e dalla celebrazione di alcuni segni sacramentali ecclesiali (cresima, eucaristia, remissione dei peccati, unzione degli infermi)». L’autore annota in apertura che si tratta di «riflessioni personali su alcune riforme di dottrina e di linguaggio che mi sembrano scaturire da un’ingenua, ma attenta, lettura del Nuovo Testamento, che rimetto tuttavia interamente al giudizio e all’insegnamento autoritativo della Chiesa, mia madre»; ma è difficile non rilevare, proprio in riferimento alla donna nella Chiesa, la forza delle conclusioni: non c’è altra ordinazione sacerdotale; le donne sono già sacerdoti.

 

Documenti, 2024-7

Votare per l’Europa

Dichiarazione della Commissione delle conferenze episcopali dell’Unione Europea (COMECE)

Vescovi delegati della COMECE

Secondo i vescovi cattolici europei, alle prossime elezioni per il Parlamento europeo (6-9 giugno) sarà importante «votare per persone e partiti che chiaramente sostengano il progetto europeo e che riteniamo ragionevolmente vorranno promuovere i nostri valori e la nostra idea di Europa, come il rispetto e la promozione della dignità di ogni persona umana, la solidarietà, l’uguaglianza, la famiglia e la sacralità della vita, la democrazia, la libertà, la sussidiarietà, la salvaguardia della nostra “casa comune”». Il 13 marzo la commissione congiunta dei rappresentanti delle 25 conferenze episcopali, la Commissione delle conferenze episcopali dell’Unione Europea (COMECE), presieduta dal vescovo di Latina mons. Mariano Crociata, ha pubblicato la dichiarazione Per un voto responsabile che promuova i valori cristiani e il progetto europeo.

«Sappiamo che l’Unione Europea non è perfetta e che molte delle sue proposte politiche e legislative non sono in linea con i valori cristiani e con le aspettative di molti dei suoi cittadini, ma crediamo di essere chiamati a contribuire a essa e a migliorarla con gli strumenti che la democrazia offre». Tra le sfide del prossimo futuro identificate dai vescovi ci sono le guerre in Europa e nei paesi vicini, le migrazioni e l’asilo, il cambiamento climatico, la crescente digitalizzazione e l’uso dell’intelligenza artificiale, il nuovo ruolo dell’Europa nel mondo, l’allargamento dell’Unione Europea e la modifica dei trattati.