A
Attualità
Attualità, 18/1983, 15/09/1983, pag. 414

A tre anni da Danzica

F.S.

Leggi anche

Documenti, 2022-5

#OutInChurch - Per una Chiesa senza paura

Il Manifesto #OutInChurch

Ha avuto un forte impatto nella Chiesa tedesca il Manifesto #OutInChurch. Per una Chiesa senza paura, lanciato il 25 gennaio da 125 persone che si definiscono «lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, intersessuali, queer e persone non binarie… collaboratori e collaboratrici – a tempo pieno, volontari/e, potenziali, non più in attività – della Chiesa cattolica». Occorre ricordare che in Germania la Chiesa cattolica impiega circa 12.500 sacerdoti, 4.426 operatori parrocchiali e 3.244 operatori pastorali, mentre la Caritas impiega circa 700.000 persone, e il contratto di lavoro per i dipendenti della Chiesa include obblighi di fedeltà, secondo i quali gli insegnamenti di fede e di morale devono essere osservati.

«Esigiamo che si correggano le dichiarazioni dottrinali anti-umanitarie – anche in considerazione della responsabilità che la Chiesa riveste, a livello mondiale, per i diritti umani delle persone LGBTIQ+. Ed esigiamo un cambiamento del diritto del lavoro discriminatorio vigente in ambito ecclesiastico, comprese tutte le formulazioni denigratorie ed escludenti nell’ordinamento di base del ministero ecclesiastico». Numerose associazioni e organizzazioni cattoliche hanno espresso solidarietà, e anche alcuni vescovi. Nell’attuale Cammino sinodale in corso nella Chiesa tedesca si stanno discutendo anche questioni di morale sessuale.

 

Attualità, 2019-14

Migranti - Istituti missionari: contro una politica di slogan

FeSMi, CIMI, SUAM

La Federazione della stampa missionaria (FeSMi), la Conferenza degli istituti missionari in Italia (CIMI) e il Servizio unitario di animazione missionaria (SUAM) hanno reso noto il 1o luglio una dichiarazione congiunta di cui riportiamo ampi tralci (ndr).

 

Documenti, 2019-7

Manifesto interreligioso sulla fine vita

Rappresentanti di confessioni, religioni, strutture e aziende sanitarie, associazioni di volontariato

Il 5 febbraio è stato firmato a Roma un Manifesto interreligioso dei diritti nei percorsi di fine vita, promosso dal Tavolo interreligioso di Roma insieme all’Azienda sanitaria locale Roma 1 e al Gemelli Medical Center – Università cattolica del Sacro Cuore. Il documento definisce nove diritti fondamentali e garantisce, oltre alle cure, il rispetto della dignità e il supporto religioso e spirituale per chi si trova nella fase finale della vita in strutture sanitarie. I diritti riconosciuti sono: diritto di disporre del tempo residuo; al rispetto della propria religione; a servizi orientati al rispetto della sfera religiosa, spirituale e culturale; alla presenza del referente religioso o assistente spirituale; all’assistenza di un mediatore interculturale; a ricevere assistenza spirituale anche da parte di referenti di altre fedi; diritto al sostegno spirituale e al supporto relazionale per sé e per i propri familiari; al rispetto delle pratiche pre- e post-mortem; al rispetto reciproco.

È stato inoltre costituito un Tavolo interreligioso per rendere operativo il Manifesto ed elaborare delle linee guida applicative su alimentazione, cura spirituale, trattamento del corpo nella malattia e nei riti pre- e post-mortem.