A
Attualità
Attualità, 6/1996, 15/03/1996, pag. 168

Nicaragua: la continuità di Roma

G. Z.
Non ci sono dubbi circa il fatto che l'attuale visita di Giovanni Paolo II in Nicaragua è stata largamente segnata dal confronto con quella del 1983, che, in era sandinista, fu turbata dalla contestazione della folla. Già all'arrivo in aeroporto, baciando nuovamente il suolo nicaraguense (cosa che generalmente non fa quando ritorna in un paese), il papa sembra aver voluto indicare che per lui è questa la vera "prima volta". Anche tutti i suoi discorsi, fatta eccezione per quello di congedo (cf. Regno-doc. 5,1996,130), sono vistosamente orientati al passato.

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.

Leggi anche

Attualità, 2015-1

L. Zanatta, La nazione cattolica

Chiesa e dittatura nell'argentina di Bergoglio

G. Zucchi
Desaparecidos. Anche i più ignari di vicende sudamericane conoscono la parola, che rimanda all’ultima e più cruenta dittatura militare sorta in Argentina nel 1976: quella dei prigionieri narcotizzati e lanciati dagli aerei in mezzo all’oceano, quella dei neonati sottratti alle detenute e affidati a famiglie vicine al regime, figli ancora oggi in cerca della propria identità. Un momento così oscuro della storia del paese e della sua Chiesa che, all’elezione al soglio di Pietro di Jorge Mario Bergoglio, più d’uno s’interrogò se non costituisse un’ombra pure nel suo passato. Con un lavoro rigoroso e assai documentato, esito di una ventennale ricerca, le dense pagine di Zanatta – docente di Storia dell’America Latina all’Università di Bologna – attraversano la storia argentina dall’inizio del secolo scorso, scandagliando nel dettaglio soprattutto il periodo dalla metà degli anni Cinquanta fino alla fine della dittatura. Ma non alla ricerca di colpevoli.
Attualità, 2014-20

Vescovi - Piano pastorale: sulla via di Emmaus

G. Zucchi
Che non lasci tranquilli, che inizi a inquietare la vita di tutti. A nome dell’intero episcopato, è questo l’auspicio espresso da mons. Juan de Dios Hérnandez Ruiz, vescovo ausiliare de L’Avana e segretario generale della Conferenza dei vescovi cattolici di Cuba, nelle pagine di presentazione di Sulla via di Emmaus, il quarto piano pastorale della Chiesa cubana. Inquietudine come zelo pastorale, beninteso, di fronte alla chiamata e alla missione ricevuta: si tratta di un programma di largo respiro, che impegnerà i cattolici per sei anni, fino alla fine del 2020, ed è l’esito del percorso triennale che ha accompagnato le celebrazioni dei 400 anni dal ritrovamento della Vergine della Carità e della sua presenza in terra cubana.
Attualità, 2014-20

America Latina - Cuba: la Chiesa si dà da fare

A colloquio con mons. D. Garcia Ibanez, presidente della Conferenza episcopale

G. Zucchi

Alla vigilia della presentazione del piano pastorale, che accompagnerà il cammino della Chiesa cubana fino al 2020, incontriamo mons. Dionisio García Ibañez, arcivescovo di Santiago de Cuba e presidente della Conferenza dei vescovi cattolici di Cuba.