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Attualità
Attualità, 2/2002, 15/01/2002, pag. 52

Palestina-Israele: i Luoghi santi e la pace negata

P. Pieraccini
Vi è una correlazione tra la geografia dei Luoghi santi, nella Terra santa, e la geografia del conflitto israelo-palestinese. I Luoghi santi, il loro possesso e la loro gestione, il richiamo strumentale o fondamentale al loro significato storico e simbolico contrassegna, dalla «Guerra dei sei giorni» ogni rapporto in Palestina e in Israele. Gerusalemme in particolare, luogo sacro per ebraismo, islam e cristianesimo, è al centro di questa relazione conflittuale. Ogni tentativo di accordo di pace e ogni rottura di quel processo trova qui la sua giustificazione. Ripercorriamo i tratti significativi recenti, sino a oggi, di questa geografia del conflitto e dei tentativi di pace. Ne abbiamo fissato l'inizio nell'assassinio del premier israeliano Rabin, 4 novembre 1995. Non è solo una data simbolica. È un giudizio storico sul mutamento dei rapporti tra Luoghi santi e la ricerca della pace.

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