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Attualità
Attualità, 16/2003, 15/08/2003, pag. 522

CEC - Konrad Raiser: Ho imparato la sorpresa

M.M.

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Documenti, 2024-1

Donne e Chiese: tra discriminazione e uguaglianza

Documento comune dei membri del Gruppo teologico del Segretariato attività ecumeniche (SAE)

«In ascolto delle Scritture e nel discernimento dei “segni dei tempi” riteniamo che, per rimanere fedeli all’Evangelo di Cristo, sia ormai improrogabile porre nella Chiesa chiari segnali di maggiore apertura affinché le donne, al pari degli uomini, abbiano un più largo accesso sia a ministeri sia a competenze decisionali». In particolare «proponiamo, anche in considerazione di alcuni precedenti nella comune tradizione, il servizio di donne quali presidenti di comunità, il conferimento a esse di altri ministeri e la pratica della loro ordinazione al diaconato».

Sono tra le affermazioni del documento Donne e Chiese: carismi e ministeri tra discriminazione e uguaglianza, elaborato dal Gruppo teologico del Segretariato attività ecumeniche (SAE) e qui pubblicato in esclusiva. Il Gruppo presenta il testo «come espressione di una ricerca teologica condivisa, animata dalla fede personale, che, sebbene confessionalmente caratterizzata, non impegna le rispettive Chiese di appartenenza» (cf. riquadro a p. 49).

Nell’ultimo decennio il Gruppo teologico del SAE, in diverse formazioni, ha studiato Il riconoscimento reciproco del battesimo (Regno-doc. 5,2005,183); Eucaristia e accoglienza reciproca (Regno-doc. 15,2008,501); Spirito Santo e Chiesa (Studi ecumenici 30[2012], 544); L’autorità nella Chiesa in prospettiva ecumenica (Regno-doc. 13,2018,434). Al tema della donna nella Chiesa era dedicato uno studio del 1988 (Regno-doc. 1,1988,48).

 

Documenti, 2021-9

Definizioni di antisemitismo

Alleanza internazionale per la memoria dell’Olocausto; studiosi presso il Van Leer Institute di Gerusalemme

«Consapevoli della persecuzione storica degli ebrei nel corso della storia e delle lezioni universali dell’Olocausto, e vedendo con allarme la riaffermazione dell’antisemitismo da parte di gruppi che fomentano l’odio e la violenza nella politica, nella società e su Internet, cerchiamo di fornire una definizione di base utilizzabile, concisa e storicamente fedele dell’antisemitismo con una serie di linee guida». Così afferma la Dichiarazione di Gerusalemme sull’antisemitismo, elaborata da un gruppo di studiosi presso il Van Leer Institute di Gerusalemme e pubblicata il 25 marzo scorso corredata dalla firma di circa 200 studiosi di tutto il mondo che si occupano di studi ebraici o storici. La Dichiarazione di Gerusalemme si propone di chiarire in particolare un aspetto chiave, su cui la Definizione di antisemitismo dell’Alleanza internazionale per la memoria dell’Olocausto (IHRA) del 2016 ha «causato confusione e generato controversie, indebolendo così la lotta contro l’antisemitismo». Si tratta cioè dell’identificazione tra critiche a Israele e antisemitismo (cf. riquadro a p. 320).

Tra i firmatari vi sono noti storici, scienziati sociali e intellettuali come Michael Walzer, Aleida Assman, Carlo Ginzburg, Avishai Margalit, David Feldman e Abraham Ben Yehoshua.

Attualità, 2020-10

Vaticano - Finanze: servire e governare

A quanto ammontano le entrate del «Vaticano»? Comprendere oltre gli scandali

Mimmo Muolo

Una recentissima intervista del prefetto della Segreteria per l’economia, padre Juan Antonio Guerrero Alves, ha riportato sotto i riflettori il tema delle finanze vaticane, fornendo elementi certi di valutazione, dopo mesi di voci di corridoio. Il «ministro dell’economia» d’Oltretevere ha confermato che il Vaticano non corre il rischio del default, ma necessita di una spending review anche strutturale, per fronteggiare la crisi del coronavirus che ha abbattuto le entrate (tra il 25% e il 45%, secondo le prime stime), a fronte di costi non facilmente comprimibili, come ad esempio gli stipendi dei quasi 5.000 dipendenti.