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Attualità
Attualità, 16/2006, 15/09/2006, pag. 574

Fedele alla Sua Parola. Incontro con Cristo, speranza del cristiano

S. Pagani
Dio è fedele alla Sua Parola. Destinata al tempo dell’attesa (fino a che il Signore venga), la testimonianza cristiana si lega alla storia comune degli uomini nel medesimo gesto con cui si lega al Signore. È proprio il principio testimoniale a ricondurre ogni volta, nuovamente, la speranza cristiana all’interno di quel legame originario ed effettuale che unisce l’esistenziale antropologico di Dio e l’esistenziale teologale dell’uomo. Il canone testimoniale definisce dunque la forma e la qualità della speranza cristiana. La definisce nel suo carattere non auto-fondativo, come nella sua indisponibilità a ogni dominio arbitrario da parte delle stesse «istituzioni» della fede. A Fiesole nei giorni 8 e 9 settembre abbiamo dedicato un incontro di studio, assieme alla Caritas italiana, al tema della speranza cristiana così come ci viene indicata dai testimoni. Lo abbiamo fatto come momento di preparazione e confronto in vista del IV Convegno ecclesiale nazionale di Verona.

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Attualità, 2004-18

I giovani e le nuove forme di vita comune: crescere nella fede

S. Pagani
È tempo di proporre in forma generalizzata ai giovani credenti o in ricerca l’esperienza di una vita comunitaria intesa come pedagogia della fede. Il suggerimento viene da don Severino Pagani, responsabile dell’Ufficio diocesano milanese per la pastorale giovanile. «Lo stare insieme nella fede aiuta a riscoprire e a valorizzare le energie spirituali delle persone. Attraverso la preghiera, lo studio e la preparazione professionale emergeranno vocazioni attente alla realtà sociale e politica; allo stesso modo, la visione della sofferenza della gente e la passione per il mondo faranno riscoprire il desiderio di vivere momenti intensi di preghiera personale e comune». Si tratta d’offrire la possibilità di esperienze di vita comune per gruppi giovanili, per tempi limitati e nella continuità degli impegni scolastici o lavorativi: un cenobio per questo tempo, modellato secondo un progetto educativo non improvvistao. Il bisogno di radicalità e la domanda circa il dato essenziale della fede possono convergere in un processo educativo di cui l’esperienza di vita comune è una parte. Nel corso dell’esperienza di vita comune gli animatori possono introdurre i giovani ad alcuni valori centrali come la celebrazione dell’eucaristia, il valore dell’autorità, le opere della misericordia, l’esperienza del lavoro, la passione per la storia degli uomini. L’esperienza della vita comune si configura come un esercizio spirituale, modello simbolico di vita cristiana. L’occasione comunitaria, da calibrare secondo i casi, può far maturare la domanda d’identità verso l’esercizio della missione e quella del futuro verso il profilo della responsabilità.
Attualità, 1995-16

Spiritualità e giovinezza: cercava di vedere Gesù

S. Pagani
SPIRITUALITA\ E GIOVINEZZA Il desiderio di Dio e la fatica della fede Cercava di vedere Ges�  Un uomo cercava, ma non riusciva... "L'uomo di oggi non soffre in primo luogo per il peccato, ma per l'assurdit� della propria vita; non � spaventato dalla collera di Dio, ma dalla sua assenza, non vuole essere perdonato ma rassicurato; non cerca dunque...
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Cattolici e comunisti in Umbria

Risposta a mons. Pagani