Attualità, 14/2008, 15/07/2008, pag. 457
La «sensibilità» della fede cristiana. Per un'etica cristologica
Un tema sul quale si è soffermato più volte Benedetto XVI è quello dell’allargamento degli orizzonti della razionalità. Tale tema è certo suscettibile di molteplici declinazioni e di promettenti interpretazioni. Una di queste è probabilmente quella che punta a liberare il tema del Logos in senso cristiano dalla sua identificazione con sola ragione o parola, per valorizzare anche la dimensione corporea e tattile che è propria dell’evento dell’incarnazione, e che consente di parlare di un Logos non solo percepibile dalla mente, ma anche «tangibile», e sensibile al cuore. Johann Michael Sailer – teologo eminente e vescovo di Regensburg al tempo della grande filosofia tedesca fra Settecento e Ottocento, certamente ben conosciuto da Benedetto XVI – sollecitava la predicazione non solo a parlare all’intelletto e all’immaginazione, ma anche a toccare, anzi a muovere il cuore. Non stupisce allora che un sacerdote e teologo della Congregazione dei sacerdoti del Sacro Cuore, come Marcello Neri, abbia posto i temi del cuore, dell’affettivo e del corporeo al centro della sua indagine cristologica. Ne è nata una ricerca innovativa.
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