Attualità, 12/2009, 15/06/2009, pag. 427
Il calcio globale. Tempo continuo e tempo frammentato dopo la secolarizzazione
Una grande pagina del Deuteronomio impone di ripetere ai figli i precetti rivelati, di parlarne in casa e lungo la via, quando ci si corica e quando ci si alza (cf. Dt 6,7). Un discorso diuturno accompagna la scelta di amare concretamente Dio attraverso l’atto di mettere in pratica i suoi voleri. Anche la lingua non può restare indifferente alla realtà a cui si attacca il proprio cuore. Fin qui la parola antica. Se oggi si dovessero trascrivere queste parole nell’ambito di una religione secolarizzata che conserva, oltre a riti e liturgie, anche un eloquio che non conosce pause, bisognerebbe pensare in prima istanza al calcio.
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