Attualità, 2/2009, 15/01/2009, pag. 61
Pio Laghi (21.5.1922-10.1.2009). Ambasciatore di pace. Dalla curia romana ai poveri di madre Teresa
La morte del card. Pio Laghi, il 10 gennaio scorso, segna un ulteriore inevitabile passo nel tramonto di una generazione di ecclesiastici, formatisi prima del concilio Vaticano II e che hanno esercitato la loro responsabilità nel governo della Chiesa cattolica dopo il Concilio. Nel momento in cui si torna a ideologizzare il tema della continuità tra la Chiesa pre- e postconciliare, trasformandolo in continuismo ecclesiologico – procedimento che tradisce anche a livello biografico un sentimento di rimpianti e un’illusoria volontà di restaurazione del tempo perduto –, è d’insegnamento guardare proprio a questa generazione che ha vissuto le due fasi, o, se si preferisce, le due epoche della Chiesa. Tra questa generazione si trovano infatti i più convinti e a un tempo i più equilibrati sostenitori e protagonisti della ricezione del Vaticano II. Pio Laghi è stato un protagonista di questa generazione.
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