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Attualità
Attualità, 10/2010, 15/05/2010, pag. 356

Ancora: gli embrioni risorgeranno?

L. Eusebi

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Attualità, 2014-18

Diritto - Il problema della pena: una giustizia "altra"

L. Eusebi
Sfida culturale, giuridica e teologica raccolta anche da papa Francesco
Documenti, 2006-17

Fragilità, crimine, giustizia

L. Eusebi per il convegno di Verona
A partire dall’invito di Giovanni Paolo II a «riflettere sul senso della pena e ad aprire nuove frontiere per la collettività», il prof. L. Eusebi, ordinario di Diritto penale all’Università cattolica (Piacenza), s’interroga sul senso della pena intesa come «sofferenza» proporzionata alla gravità dei reati commessi e sulla sua effettiva capacità di deterrenza. I cristiani laici sono chiamati quindi a una riflessione che traduca in «istituti giuridici» concreti la ricca riflessione biblica sulla giustizia di Dio e sul perdono. In particolare quest’ultimo non è espressione di «passività» o d’«inerzia di fronte alle prevaricazioni». Esso piuttosto potrebbe «caratterizzare la giustizia: non come realtà che ratifica» il male compiuto, «ma come opportunità per ricucire relazioni e per riaffermare, anche attraverso il contenuto dei provvedimenti sanzionatori, i valori socialmente rilevanti negati dai comportamenti illegali». Il testo è stato presentato alla Segreteria della CEI come contributo alla riflessione per l’ambito (III) sulla fragilità umana previsto all’interno del IV Convegno ecclesiale nazionale di Verona. Stampa da file in nostro possesso.
Documenti, 2005-9

Embrione, eugenetica, generazione

L. Eusebi
Le tecniche di fecondazione artificiale hanno posto al diritto la discussione sui criteri e le condizioni del procreare. Mentre un tempo si poteva «non affrontare» il tema, poiché «la procreazione era inscindibilmente connessa (…) alla relazionalità sessuale», oggi nonostante l’urgenza posta dall’estensione dei «contesti in cui risulta realizzabile l’inizio di una nuova vita individuale» la riflessione sui «requisiti di una generazione» degna dell’uomo è insufficiente. Il prof. Luciano Eusebi, docente di diritto penale alla Cattolica e membro del Comitato nazionale di bioetica affronta questi snodi al convegno organizzato dall’Istituto per la documentazione e gli studi legislativi il 31.1.2005 presso l’Accademia nazionale dei Lincei, intitolato «Procreazione assistita: problemi e prospettive». «Non si vede quale argomento razionale possa giustificare» in base ai «dati scientifici» e ai «principi giuridici costituzionali, – afferma Eusebi, guardando anche ai prossimi referendum abrogativi della legge 40 – «l’assunto secondo cui» a «una sequenza di sviluppo esistenziale umana» non «vada riconosciuto il diritto di poter procedere senza subire interventi lesivi». O ancora, perché chi perde le proprie facoltà psichiche e intellettive «a seguito di un incidente, e avesse solo qualche possibilità di recuperarle, andrebbe curato, mentre l’embrione, che lasciato vivere porterebbe a espressione tali capacità, sarebbe addirittura» da eliminare?