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Attualità
Attualità, 14/2012, 15/07/2012, pag. 500

Dignità e limite. Riletture della Genesi da Pico della Mirandola al Maharal

P. Stefani
Vi è un nucleo primo dell’esistenza umana che nessuno dovrebbe offendere o avvilire: la dignità. Ma dove si trova il chiodo saldo a cui appendere questo irrinunciabile valore? La cultura dell’Occidente conosce da più di 500 anni un tentativo famoso di cercarne il fondamento. Si tratta dell’Oratio di Pico della Mirandola. (…) Forse il più noto mito alternativo rispetto alla vocazione umanistica di essere liberi plasmatori di sé stessi si trova nella leggenda legata al Golem,2 il manufatto argilloso animato il 20 adar del 1580 a Praga da Jehudà ben Bezalel, conosciuto come Rabbi Loew o il Maharal.

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Sogni e politica alimentare

Roosevelt e Giuseppe

P. Stefani
Ci sono vari modi per presentare i sogni del faraone interpretati da Giuseppe (cf. Gen 41,1-36). Uno di essi consiste nel parlare di sogni e politica. Nella tradizione politica più nobile risuona tuttora il detto che fu di Martin Luther King: «I have a dream». In qualche modo se ne avverte ancora l’eco; tuttavia, da qualche anno più conforme alla cronaca sarebbe piuttosto il ricorso al verbo «essere». A molti leader recenti o attuali ben s’attaglierebbe il detto: «I am a dream». Né l’una né l’altra formulazione sono, però, davvero confacenti a quanto avvenne nell’episodio di Giuseppe. Per qualificarlo, l’espressione migliore sarebbe: «L’interpretazione dei sogni e la politica».
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P. Stefani
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P. Stefani
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