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Attualità
Attualità, 16/2012, 15/09/2012, pag. 523

Estasi e sogno: «Tra la terra e il cielo»

L. Chiarinelli
Come dare forma all’ultima stagione della vita sacerdotale ed episcopale? È un interrogativo che Il Regno si è posto ripetutamente, anche grazie alla sensibilità di Luigi Accattoli, del quale qui presentiamo un dialogo con il vescovo emerito mons. Lorenzo Chiarinelli. Nella prima edizione dell’annale Chie sa in Italia (1992,72), entro il bilancio divenuto annuale sui movimenti dell’episcopato italiano, Accattoli riferiva della proposta di mons. M. Morgante, emerito di Ascoli Piceno, di rivedere la legislazione canonica «sui diritti peculiari degli emeriti, riconosciuti dai padri conciliari, ma ancora non specificati da alcuna normativa». La questione veniva ripresa anche nell’edizione del 1995; in particolare sull’«invito» obbligatorio a dare le dimissioni. Dalle pagine di Regno-doc. 21,2011,689, mons. Carlo Ghidelli ha poi rilanciato lo scorso anno il tema, puntando a chiarire «il senso e la valenza spirituale di un evento vissuto in prima persona recentemente», giacché «mi convinco sempre di più che mi devo dare una ragione, da un punto di vista sia umano sia soprannaturale, di quello che mi è successo». È questo un sentimento di disagio molto condiviso anche tra il clero, come emerge dai dati di una ricerca sull’invecchiamento dei sacerdoti, commissionata dai vescovi lombardi all’Università cattolica e presentata in Regno-att. 22,2011,769ss. Da parte dei sacerdoti anziani rimane inevasa innanzitutto la richiesta d’essere aiutati a leggere «i segni del passaggio del Signore» nell’ultima stagione del ministero. Proprio su questo offriamo il contributo di mons. Chiarinelli, caratterizzato dalle «tonalità liberanti e grate».

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Attualità, 2012-16

Dialogo - Chiarinelli e Accattoli: libero come un cristiano. Sensazioni e suggestioni di un vescovo

L. Chiarinelli; L. Accattoli
Come dare forma all’ultima stagione della vita sacerdotale ed episcopale? È un interrogativo che Il Regno si è posto ripetutamente, anche grazie alla sensibilità di Luigi Accattoli, del quale qui presentiamo un dialogo con il vescovo emerito mons. Lorenzo Chiarinelli. Nella prima edizione dell’annale Chie sa in Italia (1992,72), entro il bilancio divenuto annuale sui movimenti dell’episcopato italiano, Accattoli riferiva della proposta di mons. M. Morgante, emerito di Ascoli Piceno, di rivedere la legislazione canonica «sui diritti peculiari degli emeriti, riconosciuti dai padri conciliari, ma ancora non specificati da alcuna normativa». La questione veniva ripresa anche nell’edizione del 1995; in particolare sull’«invito» obbligatorio a dare le dimissioni. Dalle pagine di Regno-doc. 21,2011,689, mons. Carlo Ghidelli ha poi rilanciato lo scorso anno il tema, puntando a chiarire «il senso e la valenza spirituale di un evento vissuto in prima persona recentemente», giacché «mi convinco sempre di più che mi devo dare una ragione, da un punto di vista sia umano sia soprannaturale, di quello che mi è successo». È questo un sentimento di disagio molto condiviso anche tra il clero, come emerge dai dati di una ricerca sull’invecchiamento dei sacerdoti, commissionata dai vescovi lombardi all’Università cattolica e presentata in Regno-att. 22,2011,769ss. Da parte dei sacerdoti anziani rimane inevasa innanzitutto la richiesta d’essere aiutati a leggere «i segni del passaggio del Signore» nell’ultima stagione del ministero. Proprio su questo offriamo il contributo di mons. Chiarinelli, caratterizzato dalle «tonalità liberanti e grate».
Documenti, 2004-19

44a Settimana sociale - Presentazione

L. Chiarinelli
Una descrizione dei nuovi scenari che si aprono, in Italia e a livello globale, di fronte alla democrazia e dei poteri che la definiscono, e dunque un’analisi delle difficoltà che la governance della democrazia si trova oggi ad affrontare. È quanto ha realizzato, in un lavoro biennale culminato nelle giornate del 7-10 ottobre scorso, la 44a Settimana sociale dei cattolici italiani si «La democrazia: nuovi scenari, nuovi poteri» (cf. Regno-att. 18,2004,593). La documentazione che riportiamo, senza pretesa di completezza, intende riflettere l’andamento stesso dei lavori, che avevano convocato a Bologna circa 1.200 delegati, proponendo i principali testi introduttivi (di mons. Chiarinelli, del card. Ruini e del prof. Casavola, oltre al messaggio di Giovanni Paolo II) e un intervento per ciascuna delle tavole rotonde in cui si è articolato il dibattito, sui quattro versanti di «scienza e tecnologia» (P. Binetti), «economia e finanza» (G. Bazoli, P.P. Baretta), «democrazia e informazione» (F. Casetti), «politica e poteri» (F. Pizzetti, F. Viola), fino alla sessione conclusiva su «i cattolici e la democrazia» (card. Tettamanzi).
Documenti, 2000-15

Gli Orientamenti per il prossimo decennio

L. Chiarinelli alla XLVII Assemblea CEI
«L'interrogativo che ci viene consegnato da un secolo che si chiude e che sembra riecheggiare quello sconcertante di Gesù... è, dunque: sapremo trasmettere alle nuove generazioni la fede cristiana, originale e viva, efficace e salvifica?». Con la relazione «Orientamenti pastorali per il prossimo decennio: scelta del tema e modalità di proposta», pronunciata alla XLVII Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana (Collevalenza, 22-26.5.2000) da mons. Lorenzo Chiarinelli, presidente uscente della Commissione episcopale per la dottrina della fede e la catechesi, prende avvio il processo d'elaborazione degli orientamenti pastorali, che costituiranno il punto di riferimento comune per le Chiese locali in Italia per gli anni 2001-2010. Le coordinate di fondo individuate, rispetto alle quali l'episcopato è chiamato a esprimere la propria convergenza o meno, sono la scelta dell'evangelizzazione, la speranza come orizzonte e la persona di Gesù come contenuto centrale dell'annuncio. Linea d'impegno privilegiata è il tema della «comunicazione della fede, in stretta connessione al cammino educativo e al ruolo dei soggetti dell'evangelizzazione, con speciale riferimento alla condizione del laico e alla figura della parrocchia». Cf. ampiamente in Regno-att. 12,2000,361.