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Attualità
Attualità, 22/2012, 15/12/2012, pag. 769

Metafora e mito della scienza medica - Uomo-macchina, macchina-uomo

L. Tesio
Il primato del paradigma biologico nella moderna scienza medica, favorito dal progressivo affermarsi delle metafore dell’uomo come «macchina» e della patologia come «guasto», sta oscurando l’importanza della «medicina clinica» e riducendo l’investimento economico e umano in questo settore. La centralità della relazione medico-paziente, i mezzi empirici che nel singolo caso bisogna provare, le finalità stesse della disciplina orientata alla soluzione di casi particolari sembrano agli antipodi della ricerca di «oggettività» e «predicibilità» delle scienze moderne. Il mancato riconoscimento di scientificità del sotteso paradigma psicocomportamentale, segnalato dallo sviluppo della letteratura medica e della formazione accademica, sta determinando una divaricazione tra i «bravi» (biomedicina) e i «buoni» (medicina fisica e riabilitativa) e un conseguente declino della medicina clinica. Solo una critica del modello scientifico dominante e una formazione del medico capace di ritornare dal primato della «prestazione» all’importanza della «relazione» potrà invertire la tendenza.

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