A
Attualità
Attualità, 10/2013, 15/05/2013, pag. 291

Per un'identità comunicativa. A colloquio con G. Ferretti sul futuro della Chiesa di papa Francesco

S. Numico
La conversazione con Giovanni Ferretti ha preso le mosse dal volume che il sacerdote e filosofo torinese ha pubblicato all’inizio del 2013 per i tipi di Cittadella editrice e intitolato Il grande compito. Tradurre la fede nello spazio pubblico secolare (pp. 160, € 13,80). È un libro agile, con pagine facilmente assimilabili, altre più intensamente impegnate in un percorso filosofico e teologico, che parte dal presupposto che per evangelizzare oggi sia imprescindibile «tradurre la fede nel linguaggio della cultura secolare moderna, pena il mancare del tutto il suo obiettivo, perché il messaggio risulterà incomprensibile e quindi incomunicabile e incomunicato».

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.

Leggi anche

Attualità, 2014-22

Chiavi di lettura: Nati per leggere

S. Numico
Le ultime cifre diffuse proprio in questi giorni da Save the children Italia, con il 5° Atlante dell’infanzia, parlano di 1 milione 434.000 under 18 (13,8% del totale dei minori) in povertà assoluta, cioè senza il necessario per vivere una vita quotidiana dignitosa; 2 milioni 400 mila minori in povertà relativa, cioè in famiglie con un reddito molto basso e quindi costrette a tagliare dove possibile.
Attualità, 2014-20

COMECE - Da Verdun a Bruxelles: conflitti e interessi

S. Numico
«Non rivedrete più le montagne, i boschi, la terra / occhi belli dei miei soldati che avevate solo 20 anni / E che siete caduti in quest’ultima primavera / quando dolce più che mai era la luce. / Non osavamo più pensare al risveglio dei campi d’oro / che l’alba rivestiva della sua gloria iridescente; Solo la guerra oscura occupava i pensieri / quando, in fondo ai borghi si è saputo della vostra morte». Questi versi sono del poeta belga «pacifista» Emile Verhaeren (1855-1916) e sono risuonati nella cappella dell’ossario di Verdun, l’11 novembre scorso, là dove sono custoditi i resti dei 130 mila soldati senza nome che fanno parte del cumulo di morte seminato su quei campi di battaglia in cui si fronteggiarono gli eserciti di Francia e Germania fra il febbraio e il dicembre 1916. In questo luogo i vescovi della Commissione degli episcopati della Comunità Europea (COMECE) hanno compiuto un pellegrinaggio commemorativo per ricordare i 100 anni dallo scoppio del primo conflitto mondiale.
Documenti, 2014-15

Cent'anni dalla prima guerra mondiale: non si ripetano gli errori del passato

S. Numico
Raccogliamo alcuni passaggi significativi presi da dichiarazioni, omelie e messaggi di singoli vescovi e intere conferenze episcopali resi pubblici nei giorni in cui cadeva l’anniversario della dichiarazione della prima guerra mondiale (28 luglio). Una rassegna espressiva dei pensieri e delle preoccupazioni che la commemorazione ha suscitato nei pastori delle nostre Chiese.