A
Attualità
Attualità, 18/2013, 15/10/2013, pag. 606

Africa - ONU e sviluppo: i vescovi chiedono

D. Maggiore
«Bene comune e sostenibilità» sono al centro del messaggio che i vescovi africani hanno voluto trasmettere ai leader mondiali e continentali riuniti all’ONU. Tra il 23 e il 25 settembre, a margine dell’ultima Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, il Simposio delle conferenze episcopali d’Africa e del Madagascar (SCEAM) ha preso parte, con un documento, alla discussione sugli Obiettivi di sviluppo del millennio e sull’agenda da seguire dopo il loro raggiungimento, atteso per il 2015.

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.

Leggi anche

Attualità, 2016-10

Nigeria e Niger: Boko Haram ripiega

Davide Maggiore

Da un lato del confine, il tentativo di ricominciare. Dall’altro, il conflitto che riesplode, peggiorando una situazione umanitaria già critica. Il nordest della Nigeria e il sudest del Niger si trovano ancora una volta a dover far fronte alle conseguenze della presenza di Boko Haram nella regione. Ben diverse, però sono le condizioni sul terreno.

Attualità, 2016-10

Kenya - rifugiati: chiudere una città

Davide Maggiore

Sono centinaia di migliaia, abitano quella che di fatto è la terza città del Kenya, ma non sono cittadini. Molti non hanno visto altri paesi in tutta la loro vita, ma hanno solo i diritti che la condizione di rifugiato concede loro. Anche questi, però, sono a rischio dal momento in cui, lo scorso 6 maggio, il governo kenyano ha annunciato la chiusura entro un anno di tutti i campi profughi presenti nel paese.

Attualità, 2016-8

Sud Sudan: ritorno alla tregua

Davide Maggiore
Dopo due anni e mezzo di guerra, il Sud Sudan è tornato al punto di partenza: nei palazzi del potere di Juba convivono di nuovo il presidente della repubblica Salva Kiir e l’ormai ex capo dell’insurrezione armata scoppiata nel dicembre 2013, Riek Machar. Al termine di settimane di trattative, il leader ribelle è rientrato nella capitale lo scorso 26 aprile, per riprendere, in un governo d’unità nazionale, il posto di vicepresidente che era già stato suo fino a luglio di tre anni fa.