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Attualità
Attualità, 18/2013, 15/10/2013, pag. 613

Potere politico e interpretazione religiosa: sacralizzazione, una tentazione permanente

H. Joas
Le dimensioni antropologiche fondamentali della «nascita della sacralità» e del «fatto della formazione dell’ideale» (Durkheim) sono gli assi lungo i quali si sviluppa la proposta di Joas per «dipanare la matassa della mutua relazione storica tra sacralità e potere». Con la svolta verso la trascendenza, caratteristica dell’«epoca assiale» (Jaspers), l’affermarsi delle «religioni universali» spezza l’identificazione tra sacro e potere tipica delle forme di stato arcaiche. La desacralizzazione – espressione che Joas sostituisce intenzionalmente a quella di secolarizzazione – è dunque un processo che può essere sorretto dalla religiosità. Ma la tentazione di riemergenti sacralizzazioni del particolare non si è estinta, come insegna la storia dei sempre nuovi tentativi di identificazione tra universalismo e contenuti di una cultura, investita così di una missione civilizzatrice universale. La stessa «idealizzazione dell’Europa» pare oggi tutt’altro che esente da tentazioni di questo tipo.

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