Attualità, 1/2015, 15/01/2015, pag. 47
Sudafrica - Migranti: separati
D. Maggiore
Ancora pochi giorni prima di essere costretti ad andarsene dalla Central methodist Church erano centinaia. Così tanti che per dormire si rannicchiavano persino sulle scale, con appena una coperta a ripararli e chi doveva uscire dall’edificio poteva solo scavalcare le persone addormentate, stando attento, nel buio, a non pestare braccia o piedi. Non solo per questo sarebbe facile concludere che, dopo 15 anni in cui le sue porte sono state aperte ai migranti, la missione metodista nel centro di Johannesburg comincia a subire il trascorrere del tempo: diverse finestre hanno i vetri rotti, di alcune porte restano solo i cardini, gli spazi non bastano più.
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