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Attualità
Attualità, 8/2015, 15/09/2015, pag. 521

India verso il Sinodo: il matrimonio come dialogo

La sfida delle famiglie interreligiose: aggiornare il Codice e interrogare la teologia

Michael Amaladoss

La Conferenza dei vescovi latini dell’India ha portato il questionario pre-sinodale a un elenco di 46 domande e le ha distribuite a 80 diocesi in tutta l’India, ricevendo oltre 50.000 risposte. Alla domanda circa le sfide derivanti dai matrimoni interreligiosi, la risposta è stata che «a parte la legislazione canonica non ci sono linee guida pastorali per gestire situazioni concrete, ad esempio lo sposarsi di nuovo secondo altri riti o partecipare a celebrazioni secondo altre fedi. Tuttavia l’opinione generale è che la Chiesa dovrebbe essere più accomodante». Si potrebbe aggiungere che la legislazione canonica è pre-concilio Vaticano II. In seguito è stato poi reso noto che una coppia cristiana-induista, i signori Penny e Ishwar Prasad di Mumbai, India, è stata invitata al Sinodo. Così, forse, al momento opportuno il tema emergerà nella discussione.

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Dialogo interreligioso in Asia: condividere il mondo

Michael Amaladoss

Dopo le aperture del Vaticano II al dialogo con le altre religioni, l’Asia ha conosciuto una stagione di vivacità, in cui i teologi hanno sviluppato una teologia dell’armonia. Tuttavia oggi il dialogo interreligioso si è raffreddato, in parte a causa delle censure dogmatiche della Santa Sede nei confronti di molti di questi stessi teologi e in parte anche per l’irrigidimento di tutte le religioni nel momento in cui si dialoga sui principi. Con il pontificato di papa Francesco è venuto un nuovo momento propizio per riprendere il dialogo, questa volta però orientandolo non a un chiarimento previo sui principi ma a una prassi di trasformazione del mondo, e prendendo come interlocutori non più soltanto le diverse religioni, ma tutti gli uomini «di buona volontà», quindi anche le ideologie laiche, assumendo come punto di partenza la coscienza individuale. Ecco allora la proposta del teologo indiano Michael Amaladoss: in Asia «il contesto e l’obiettivo del dialogo oggi si articola nei termini del Regno, e non della Chiesa. Il Regno, pur avendo il suo riferimento religioso, è anche un ideale laico, di comunità di libertà, fratellanza e giustizia, che si rivolgerà a persone di tutte le religioni». Il Regno è potenzialmente tutto il mondo, e il sacro è diventato il secolare.