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Immigrazione: il fattore sfiducia degli italiani

La fiducia dei migranti, la sfiducia degli italiani. Potremmo anche dire così. A fronte della vitalità, oltre che della necessità, che spinge donne, uomini, intere famiglie all’immigrazione, un crescente sentimento degli italiani di paura e di sfiducia.

Paura degli altri o sfiducia in noi stessi? La sfiducia in noi stessi attiene agli elementi di fondo, culturali, economici, istituzionali. In particolare la sfiducia nelle istituzioni, che caratterizza da sempre gli italiani, fa percepire, pure considerando analoghe difficoltà di altre nazioni europee, il fenomeno migratorio come minaccia per noi ingovernabile.

Anche a fronte di atteggiamenti di tipo razzistico che si presentano nel nostro paese, lo studio che qui presentiamo mette in luce che l’alternativa è tra nuovi modelli di integrazione da un lato e rifiuto, chiusura totale dall’altro. Nel primo caso l’immigrazione è trasformabile in risorsa, nel secondo rimane un problema. La scelta riguarda l’idea di futuro che il nostro paese immagina per sé e, attraverso di sé, per l’Europa.

L’indagine che segue, curata dai proff. Paolo Segatti e Federico Vegetti dell’Università Statale di Milano, e voluta dalla Caritas Italiana e dalla rivista Il Regno, intende porre la questione su basi di conoscenza, al di fuori di ogni strumentalità.

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