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Un tempo per e un tempo per… (Qo 3,1-8)

Moralia | Una collaborazione dell'Associazione teologica italiana per lo studio della morale (ATISM) con Il Regno.

 

 

Per molti si sta avvicinando il tempo delle vacanze. “Vacanza” deriva dal verbo latino vacare, ovvero essere vuoto, libero… Essere liberi, essere in “vacanza”, tuttavia non ci autorizza a dimenticare che anche questo periodo ci richiama ad un discernimento morale. Anzi: la scelta stessa (per chi può scegliere e permettersi “vacanze”, ovvio, e già questo comporterebbe ulteriori riflessioni morali – e non solo) del luogo, del tempo, della compagnia… delle nostre “vacanze” è intimamente vita morale.

Da qualche anno si stanno moltiplicando proposte che danno spazio e concretezza a criteri morali per questo periodo: “vacanze etiche” o “turismo responsabile / sostenibile” sono termini e stili che stanno entrando sempre più nel nostro orizzonte di comprensione e di scelta.

L’ONU ha dichiarato il 2017 come «anno internazionale del turismo sostenibile», promuovendo diverse iniziative. E alcune riflessioni circa il “turismo sostenibile” sono riprese e approfondite anche nel Messaggio per la 12° giornata di custodia del Creato che si celebrerà a settembre.

L’AITR (Associazione italiana turismo responsabile), nel 2005, a Cervia, ha stilato una definizione di turismo responsabile:

Il turismo responsabile è il turismo attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell’ambiente e delle culture. Il turismo responsabile riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio. Opera favorendo la positiva interazione tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori.

Questa definizione, richiamando alcuni principi e valori morali centrali, mette in luce una corresponsabilità e responsabilità umana trasversale: trasversale nello spazio e trasversale nel tempo.

Tempo di “vacanze etiche”, “turismo sostenibile” e… di riposo

Nello spazio sono coinvolti i tour operator, le Onlus, le cooperative turistiche e sociali… assieme ai viaggiatori e, ovviamente, alle comunità locali. Per dirla con Sant’Agostino: non si tratta di uti della vacanza intesa come “vuoto”, ma di frui di un tempo ricco di possibilità, stimoli, collaborazioni personali e comunitari.

Il viaggiatore, dal canto suo, è chiamato a vivere trasversalmente anche il tempo e gli sono chiesti:

  • una attenzione prima: nella scelta della meta e delle agenzie organizzative;
  • un rispetto durante: al territorio, alla cultura ivi presente…;
  • una riflessione dopo: che aiuti, in un confronto onesto, a comprendere sempre più la nostra umanità grazie al confronto tra culture e luoghi differenti.

Ecco perché la scelta di una “vacanza etica” ha il potere di sintetizzare e rilanciare il nostro cammino e impegno morale quotidiano, nei nostri luoghi e tempi abituali.

“Vacanza” quindi non è sinonimo di “vuoto” ma di rigenerazione a tutto tondo, anche e soprattutto di quella vita di fede che sostiene la nostra vita morale, come ricordava Benedetto XVI, il 17 luglio 2005, a Les Combes in Valle d'Aosta:

Nel mondo in cui viviamo, diventa quasi una necessità potersi ritemprare nel corpo e nello spirito, specialmente per chi abita in città, dove le condizioni di vita, spesso frenetiche, lasciano poco spazio al silenzio, alla riflessione e al distensivo contatto con la natura. Le vacanze sono, inoltre, giorni nei quali ci si può dedicare più a lungo alla preghiera, alla lettura e alla meditazione sui significati profondi della vita, nel contesto sereno della propria famiglia e dei propri cari. Il tempo delle vacanze offre opportunità uniche di sosta davanti agli spettacoli suggestivi della natura, meraviglioso ‘libro’ alla portata di tutti, grandi e piccini. A contatto con la natura, la persona ritrova la sua giusta dimensione, si riscopre creatura, piccola ma al tempo stesso unica, ‘capace di Dio’ perché interiormente aperta all'Infinito. Sospinta dalla domanda di senso che le urge nel cuore, essa percepisce nel mondo circostante l'impronta della bontà, della bellezza e della provvidenza divina e quasi naturalmente si apre alla lode e alla preghiera.

 

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Moralia sospende le pubblicazioni per qualche settimana. La Redazione desidera ringraziare Il Regno, per la professionalità e le attenzioni che ci riserva sempre. Desidera, inoltre, ringraziare tutti gli autori e, particolarmente, 4 stretti collaboratori che, da settembre a oggi, “dietro le quinte”, con umiltà e competenza, hanno sostenuto il nostro impegno: Bruno Bignami, Pietro Cognato, Giovanni Del Missier e Giuseppe Quaranta.

Nell’augurare a tutti una «buona vacanza etica e buon riposo», Moralia dà appuntamento a settembre a tutti i lettori.

Paolo Benanti, Gaia De Vecchi, Pier Davide Guenzi, Simone Morandini

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