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Documenti, 21/2001, 01/11/2001, pag. 708

Il successore di Pietro

Chiesa presbiteriana (USA)
La «Ut unum sint è troppo importante per passare inosservata, per cui ci assumiamo la responsabilità di un commento». La Chiesa presbiteriana degli Stati Uniti (PCUSA) ha affidato al lavoro di una commissione di dialogo la stesura del testo Il successore di Pietro. Un documento per la discussione (6-7.12.2000); si tratta di una risposta e di un contributo storico-teologico al confronto richiesto da Giovanni Paolo II alle altre Chiese cristiane con la sua enciclica sul ministero paolino. Attingendo alla tradizione confessionale riformata il testo sviluppa, con linguaggio propositivo e riconciliato, alcuni nodi cruciali dal punto di vista della Chiesa presbiteriana in riferimento a un ministero dell’unità della Chiesa. Con grande consapevolezza e serena responsabilità si toccano gli elementi centrali della comprensione riformata dell’autorità, dell’infallibilità, della successione apostolica, affermando il quadro all’interno del quale, nella prospettiva della propria declinazione confessionale della fede, sia ipotizzabile un carisma specifico a servizio dell’unità della Chiesa. Originale: stampa (15.1.2001) da sito Internet www.pcusa.org. Nostra traduzione dall’inglese. Per le precedenti «risposte» all’Ut unum sint, cf. Regno-doc. 1,1996,43 (valdesi); 3,1998,121 (anglicani); 3,1998,128 (battisti inglesi); 9,1999,316 (Fede e costituzione); 19,2000,604 (SAE).

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