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Documenti, 3/2001, 01/02/2001, pag. 86

Con nuovo slancio

Alla curia romana
A giubileo quasi concluso, nell’annuale udienza ai cardinali, alla famiglia pontificia, alla curia e alla prelatura romana per la presentazione degli auguri natalizi (21.12.2000), Giovanni Paolo II rammemora i "frutti spirituali" dell’"anno di grazia" del 2000. Se per tutta la curia è stato luogo "di intensa esperienza di fede", per il papa stesso "è stato... un momento in cui ho avvertito più forte la presenza di Cristo". "Tra qualche giorno la Porta santa si chiude, ma più che mai resta spalancata la porta viva che è Cristo stesso... Nel mondo dello spirito non si danno pause!". Nel ringraziare dei doni spirituali ricevuti durante l’anno santo, il papa fa anche appello alla "responsabilità di corrispondervi in modo adeguato": "La curia romana dev'essere, pertanto, un luogo in cui si respira santità. Un luogo a cui devono essere profondamente estranei la competizione e il carrierismo, in cui deve vigere solo l'amore per Cristo, manifestato nella gioia della comunione e del servizio". A distanza di poche settimane, due annunci relativi al prossimo concistoro che aggiungerà agli attuali 44 nuovi cardinali (cf. riquadro a p. 87). L’Osservatore romano 22.12.2001, 4-5.

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«Perché la recezione del Concilio, in grandi parti della Chiesa, finora si è svolta in modo così difficile? Ebbene, tutto dipende (...) dalla sua giusta ermeneutica». Dopo l’omelia di intonazione mariana pronunciata nel 40° della chiusura del concilio Vaticano II (8 dicembre), Benedetto XVI ha scelto la tradizionale udienza natalizia alla curia romana, il 22 dicembre scorso, per approfondire la celebrazione di questo anniversario. Nei due fuochi del suo discorso, il papa si sofferma sulla «nuova definizione», operata dal Concilio, del «rapporto tra la fede della Chiesa e certi elementi essenziali del pensiero moderno», e identifica i problemi della recezione di tali insegnamenti con il contrapporsi, negli anni successivi, di «due ermeneutiche contrarie»: quella «della discontinuità e della rottura», che ha causato «confusione», e quella «della riforma», del rinnovamento nella continuità, che «silenziosamente ma sempre più visibilmente, ha portato frutti».
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Nell’annuale saluto alla curia romana in occasione dello scambio degli auguri natalizi (21.12.2004), Giovanni Paolo II ha svolto una retrospettiva che ha abbracciato i principali eventi della vita interna della Chiesa di Roma, con particolare apprezzamento per gli incontri ecumenici (www.vatican.va).
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