D
Documenti
Documenti, 3/2003, 01/02/2003, pag. 123

La democrazia e le domande scomode

R. Williams, arcivescovo di Canterbury
«Spingendo la politica verso un modello consumistico, con lo stato quale garante del “potere di acquisto”, [lo stato-mercato] suscita aspettative a breve termine... promuove l’instabilità, un’amministrazione reattiva, un regime delle pressioni e dei sondaggi d’opinione». «E il quadro apparentemente semplice e attraente di una relazione più diretta fra gli individui e il governo, il modello del “pulsante da schiacciare”, un contratto che può essere onorato dalla pronta consegna di ciò che il consumatore ordina, non è l’ideale della vita democratica, ma la sua parodia». Il passaggio dallo stato nazionale allo stato-mercato, il modello consumistico della politica, il conseguente rischio per la libertà politica e la democrazia, il ruolo fondamentale delle comunità religiose nell’offrire il riferimento a un contesto più ampio, senza il quale «le domande umane più fondamentali e stimolanti non verranno neppure poste, e tanto meno troveranno risposta»: è una riflessione dall’amplissimo orizzonte quella che il primate degli anglicani, l’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, ha proposto lo scorso 19 dicembre nell’annuale Richard Dimbleby Lecture, una tradizionale e ormai trentennale conferenza a un auditorio scelto, presso la Westminster School. Essa ha costituito il primo intervento pubblico di rilievo del nuovo capo della Chiesa d’Inghilterra.

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.