D
Documenti
Documenti, 9/2004, 01/05/2004, pag. 309

Ruanda, 10 anni dopo

Conferenza episcopale ruandese
«Dieci anni sono trascorsi da quando il Ruanda ha attraversato i tristi avvenimenti del genocidio e dei massacri. È stata una terribile pena che ha messo alla prova la famiglia ruandese e ha creato sconcerto nella comunità internazionale. La guerra e l’esilio hanno innescato altre sofferenze. Il paese è stato devastato e saccheggiato. Molti dei suoi figli sono morti, altri sono stati duramente colpiti, moralmente, fisicamente e psicologicamente. Alcuni sono stati scossi anche nella fede e hanno concluso che Dio li aveva abbandonati o che non esisteva più». In questo Messaggio dei vescovi cattolici del Ruanda in occasione della commemorazione del decimo anniversario del genocidio e dei massacri, scritto il 4.2.2004, è ancora vivo il ricordo dei tragici eventi che nell’aprile 1994 si abbatterono sul paese. Molto resta da fare soprattutto nel campo della riconciliazione sociale e della giustizia. In carceri sovraffollate migliaia di detenuti attendono da anni il giudizio; vi sono salme che attendono degna sepoltura, rifugiati che attendono di tornare, e un’enorme massa di orfani che invano attende una famiglia. Il testo invita i fedeli a perdonare e ad accogliere il perdono, ma non contiene un’esplicita domanda di perdono da parte della Chiesa stessa.

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.