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Documenti, 15/2005, 01/09/2005, pag. 451

L'identità del volontariato

Mons. Giuseppe Pasini
Il volontariato oggi è in crisi sia per l'accentuato calo numerico, sia per la contrazione dei sistemi di welfare dei paesi occidentali. Questo il punto di partenza della relazione che mons. Giuseppe Pasini, presidente della Fondazione «E. Zancan» di Padova, ha pronunciato il 10 febbraio scorso a un convegno organizzato dal Centro servizi di volontariato a Piacenza e che qui pubblichiamo in una versione successivamente rivista dall'autore, dal titolo «Valori e azioni sociali per una nuova cittadinanza». Vi sono alcuni elementi di identità irrinunciabili - pena lo snaturamento - che oggi lentamente vengono erosi: i «valori, (che) sono l'anima del volontariato», perché «capaci d'incidere nella cultura sociale», quali «la solidarietà, la gratuità, la responsabilità, la scelta preferenziale per i più deboli». Poi, la necessità che il volontariato continui a cercare le «cause dell'emarginazione e della povertà», che deve coniugarsi con l'impegno verso il «cambiamento», entrando nel merito delle scelte di politica economica e fiscale del paese. Infine, il mantenimento del ruolo di «apripista» e non quello di «supplenza» nei servizi ai più deboli, cui le limitate risorse dei sistemi sociali vorrebbero relegarlo. Il volontariato ha grandi potenziali in termini di «profezia» e di coesione sociale che «istituzioni e forze sociali… e le Chiese» devono saper adeguatamente riconoscere e promuovere.

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