Documenti, 3/2005, 01/02/2005, pag. 111
Laici al servizio della Chiesa
«In queste note pastorali vorremmo presentare, nel quadro dell’ecclesiologia del Vaticano II, una concezione teologica realistica della professione degli assistenti pastorali ed esaminare in particolare la questione del significato teologico e canonico del loro mandato episcopale». L’intento enunciato dai vescovi della Conferenza episcopale svizzera applica da un lato alla condizione locale l’istruzione interdicasteriale del 1997 relativa alla collaborazione dei laici al ministero (Regno-doc. 1,1998,28), e dall’altro indica alcuni abusi da evitare e possibilità da esercitare.
Nel quadro teologico conciliare il documento, elaborato a partire dal 2000 da parte un gruppo di lavoro della Commissione teologica della Conferenza, sottolinea una valutazione positiva e una sollecitazione cordiale del servizio professionale dei laici nella Chiesa, prevedendo le condizioni (studi teologici, mandato episcopale, servizi nella diaconia, nel governo, nella cooperazione territoriale) e specificando alcune direttive. Fra queste hanno sollevato interesse quella che prevede una pratica non solo occasionale per la predicazione e la conferma per quanto riguarda la possibilità in casi specifici della celebrazione del battesimo e del matrimonio da parte degli assistenti pastorali.
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