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Documenti, 9/2005, 01/05/2005, pag. 196

I due segni: il pallio e l'anello

Benedetto XVI, omelia alla messa d'inizio del ministero petrino
«Invece di esporre un programma io vorrei semplicemente cercare di commentare i due segni con cui viene rappresentata liturgicamente l’assunzione del ministero petrino». La spiegazione dell’imposizione del pallio e della consegna dell’anello del pescatore occupa quasi per intero l’omelia che Benedetto XVI ha pronunciato nel corso della messa celebrata domenica 24 aprile in piazza San Pietro «per l’inizio del ministero petrino del vescovo di Roma». Il pallio è l’immagine del giogo di Cristo, della volontà di Dio che il nuovo papa accoglie, e insieme il simbolo sia della missione del pastore che si carica sulle spalle l’umanità smarrita, sia di un Dio che si fa egli stesso agnello, che dà la vita per le pecore, che redime non con il potere ma con l’amore. E l’anello del pescatore significa che anche oggi viene detto alla Chiesa e ai vescovi di «prendere il largo nel mare della storia» e di gettare le reti: «portare gli uomini fuori dal mare salato di tutte le alienazioni verso la terra della vita, verso la luce di Dio».

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