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Documenti, 13/2006, 01/07/2006, pag. 457

Card. George: imparare a pregare con parole nuove

Card. F. George, arcivescovo di Chicago
Dopo l’approvazione da parte dei vescovi dell’Australia, dell’Inghilterra e Galles e della Scozia e una lettera da parte del card. Francis Arinze, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, anche i vescovi degli Stati Uniti hanno infine approvato, nel corso dell’Assemblea tenutasi il 15 giugno a Los Angeles, la traduzione inglese curata dall’International commission for English in the liturgy (ICEL) del Messale romano nella sua terza edizione, limitatamente al Rito della messa, con qualche ulteriore richiesta di cambiamento che dovrà essere esaminata dal dicastero vaticano. Alle obiezioni principali circa l’ottemperanza della nuova traduzione al criterio conciliare di una «piena, consapevole e attiva partecipazione» dei fedeli (Sacrosanctum concilium, n. 23) il segretario dell’ICEL, mons. Arthur Roche, ha dato risposta nel discorso di presentazione del lavoro ai vescovi, offrendo una traduzione che cerca di arricchire i testi liturgici di tutte le possibili risonanze bibliche e patristiche. Sull’intera vicenda cf. anche i riquadri a p. 457 e 458.

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