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Documenti, 1/2007, 01/01/2007, pag. 29

Accettare la sfida della morte

Vescovi di Friburgo, Strasburgo e Basilea
Dietro all’ipotesi di un’«autorizzazione legale a dare la morte su richiesta o a prestare assistenza medica al suicidio… c’è una visione dell’essere umano fondata unilateralmente sull’ideale dell’indipendenza, della capacità di riuscita, della salute. Da questo punto di vista la presenza della persona malata, sofferente e morente viene percepita esclusivamente come un peso, di cui bisogna sapersi sbarazzare». A quattro anni da un documento analogo sul tema della genetica e della biomedicina che ha suscitato un ampio dibattito, i vescovi della regione dell’Oberrhein – a confine tra Germania, Svizzera e Francia – hanno pubblicato lo scorso giugno una lettera pastorale comune su Accettare la sfida della morte. Viene dato molto rilievo al ruolo del personale sanitario e alla sua visione in tema di cura, malattia e fine della vita: «Il compito del medico è di facilitare al morente l’accettazione della morte, non quello di collaborare alla sua realizzazione. È un aiuto nel morire, non un aiuto per morire».

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