Documenti, 17/2007, 01/10/2007, pag. 526
Ballottaggio a maggioranza qualificata. Motu proprio sull'elezione del romano pontefice
Benedetto XVI
Il prossimo papa sarà eletto solo se otterrà la maggioranza qualificata dei due terzi dei voti dei cardinali elettori: lo ha stabilito Benedetto XVI con una lettera apostolica motu proprio firmata l’11 giugno scorso e diffusa il 26 dello stesso mese. La Sala stampa della Santa Sede presenta il documento come il «ripristino» della «norma tradizionale circa la maggioranza richiesta nell’elezione del sommo pontefice», modificata nel 1996 da Giovanni Paolo II con l’introduzione, a partire dal tredicesimo giorno di scrutini, della possibilità di un’elezione a maggioranza assoluta (Universi dominici gregis, n. 75; EV 15/363s). Tuttavia il ripristino operato da Benedetto XVI contiene a sua volta un’innovazione, poiché istituisce una forma di ballottaggio: dopo 13 giorni di scrutini conclusi senza alcuna elezione, si procederà restringendo il voto ai soli due candidati risultati più votati nell’ultimo scrutinio, i quali inoltre godranno solo dell’elettorato passivo. Cf. anche ampiamente Regno-att. 14,2007,440.
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