Documenti, 13/2009, 01/07/2009, pag. 430
Per una Chiesa della fraternità. G. Ruggieri all'incontro ecclesiale di Firenze, 16 maggio 2009
Una «Chiesa della fraternità e della sororità», che «s’impegna in una lettura credente dei segni dei tempi, nell’ascolto della Parola viene introdotta dallo Spirito a tutta la verità e dalla presenza del Signore nelle sue celebrazioni trae forza per farsi compagna di tutti, a cominciare dai piccoli e dagli ultimi»: è il volto di Chiesa che ha ispirato la relazione del teologo don Giuseppe Ruggieri all’«incontro co mune» del 16 maggio a Firenze su «Il Vangelo che abbiamo ricevuto», promosso da don Paolo Giannoni, oblato camaldolese dell’eremo di Mosciano (Firenze), e dallo stesso Ruggieri, con l’adesione di cristiani comuni, teologi, studiosi e alcuni gruppi e comunità ecclesiali. Il riferimento al concilio Vaticano II come «la grazia maggiore donata alla Chiesa del nostro tempo» risulta decisivo sia nella scelta dello stile dell’azione (il regime della grazia, della mitezza e della parresia), sia nel richiamo dei punti di forza attraverso i quali la Chiesa deve vivere e collocarsi nella storia degli uomini: la liturgia, la povertà e la misericordia.
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