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Documenti, 7/2009, 01/04/2009, pag. 248

La primavera della Chiesa inglese. Card. Cormac Murphy-O'Connor, Arcivescovo di Westminster

C. card. Murphy-O'Connor
Serve «una nuova apologetica della presenza... È un modo di mantenere aperto uno spazio per ciò che è buono e veramente umano, perché la vita umana, vissuta nella sua bellezza, generosità e profondità, è una vita pienamente umana». Nell’imminenza del proprio ritiro dal ministero di arcivescovo di Westminster, iniziato nel febbraio 2000, in due occasioni distinte ma idealmente unite il card. Cormac Murphy-O’Connor ha donato al suo paese un quadro che ritrae la «primavera inglese» (un’immagine del card. Newman) della presenza dei credenti nella Gran Bre tagna di oggi, con le sue speranze e incomprensioni, promesse e improvvise tempeste, in un contatto creativo con «una cultura che è profondamente secolarizzata e tuttavia desidera che qualcuno le parli di senso e di speranza». Sono la lezione pronunciata a Westminster il 26 febbraio: «Gaudium et spes. La forma della Chiesa: passato, presente e futuro…» e il discorso per la prima volta tenuto dal leader dei cattolici britannici al Sinodo della Chiesa d’Inghilterra il 9 febbraio: «Chiesa come comunione: la dichiarazione congiunta di ARCIC II e il suo significato».

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C. card. Murphy-O'Connor
Serve «una nuova apologetica della presenza... È un modo di mantenere aperto uno spazio per ciò che è buono e veramente umano, perché la vita umana, vissuta nella sua bellezza, generosità e profondità, è una vita pienamente umana». Nell’imminenza del proprio ritiro dal ministero di arcivescovo di Westminster, iniziato nel febbraio 2000, in due occasioni distinte ma idealmente unite il card. Cormac Murphy-O’Connor ha donato al suo paese un quadro che ritrae la «primavera inglese» (un’immagine del card. Newman) della presenza dei credenti nella Gran Bre tagna di oggi, con le sue speranze e incomprensioni, promesse e improvvise tempeste, in un contatto creativo con «una cultura che è profondamente secolarizzata e tuttavia desidera che qualcuno le parli di senso e di speranza». Sono la lezione pronunciata a Westminster il 26 febbraio: «Gaudium et spes. La forma della Chiesa: passato, presente e futuro…» e il discorso per la prima volta tenuto dal leader dei cattolici britannici al Sinodo della Chiesa d’Inghilterra il 9 febbraio: «Chiesa come comunione: la dichiarazione congiunta di ARCIC II e il suo significato».