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Documenti, 1/2010, 01/01/2009, pag. 12

La Chiesa cattolica in Brasile: statuto giuridico. Atto di ratifica

Benedetto XVI
«A distanza di poco più di un anno dalla firma, avvenuta il 13 novembre 2008, l’Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica federativa del Brasile entra in vigore con lo scambio degli strumenti di ratifica» dichiara mons. Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli stati della Santa Sede, il 10 dicembre 2009 durante la cerimonia di ratifica a cui era presente Luiz Felipe De Seixas Corrêa, ambasciatore della Repubblica federativa del Brasile. Il documento, ratificato il 7 ottobre 2009 dalla Camera alta del Parlamento nazionale brasiliano al termine di un dibattito pubblico lungo e accidentato, riconosce il «diritto della Chiesa cattolica a compiere la sua missione apostolica e garantisce l’esercizio pubblico delle sue attività, sempre nell’osservanza dell’ordinamento giuridico brasiliano », sulla base della Costituzione e nel rispetto dello stato laico. Si compone di un preambolo e venti articoli, che disciplinano i consueti ambiti concordatari come lo statuto giuridico della Chiesa cattolica, il riconoscimento dei titoli di studio, l’insegnamento religioso nelle scuole pubbliche, il matrimonio canonico, il regime fiscale.

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Leggi anche

Documenti, 2023-3

Joseph Ratzinger: il mio testamento spirituale

Joseph Ratzinger / Benedetto XVI

Il 31 dicembre 2022, giorno della morte di Joseph Ratzinger (Benedetto XVI), la Sala stampa della Santa Sede ha diffuso il testamento spirituale del papa emerito, datato 29 agosto 2006 (www.vatican.va) .

 

Documenti, 2022-5

La mia sincera domanda di perdono

Lettera del papa emerito circa il rapporto sugli abusi nell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga; Analisi dei fatti

Benedetto XVI

La risposta agli addebiti contenuti nel Rapporto di Monaco (Regno-doc. 3,2022,85) nei confronti del papa emerito, riferiti al suo episcopato (1977-1982), ha seguito due linee. Un’Analisi dei fatti di taglio giuridico, esposta da un collegio difensivo composto da tre canonisti (Mückl, Pree, Korta) e da un avvocato (Brennecke). E quella, firmata di persona da Joseph Ratzinger, che andasse al cuore delle ferite delle vittime, colpite anche da una catena di responsabilità che spesso le ha messe sotto silenzio. Quindi, chiedendo perdono. Con una lettera, firmata l’8 febbraio, egli ha offerto un vero atto di confessione. «In ogni messa – afferma Benedetto – preghiamo il Dio vivente pubblicamente di perdonare la nostra colpa, la nostra grande e grandissima colpa. È chiaro che la parola “grandissima” non si riferisce allo stesso modo a ogni giorno, a ogni singolo giorno. Ma ogni giorno mi domanda se anche oggi io non debba parlare di grandissima colpa». Il testo ripercorre le tappe di una vita da pontefice che è stata profondamente segnata dalla lotta alla «sporcizia» nella Chiesa: «In tutti i miei incontri (…) con le vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti, ho guardato negli occhi le conseguenze di una grandissima colpa e ho imparato a capire che noi stessi veniamo trascinati in questa grandissima colpa quando la trascuriamo o quando non l’affrontiamo con la necessaria decisione e responsabilità, come troppo spesso è accaduto e accade».

 

Documenti, 2019-9

La Chiesa e lo scandalo degli abusi sessuali

Joseph Ratzinger / Benedetto XVI

Nel pieno della crisi del 2018-2019 legata alle violenze sessuali commesse da chierici e religiosi su minori, mentre papa Francesco ideava e convocava il vertice con i presidenti di tutte le conferenze episcopali (21-24.2.2019; Regno-doc. 5,2019,133; Regno-att. 6,2019,131), anche il card. Joseph Ratzinger ha «messo insieme degli appunti con i quali fornire qualche indicazione che potesse essere di aiuto in questo momento difficile». Questi «appunti», originariamente stesi per la rivista del clero bavarese Klerusblatt, sono stati pubblicati l’11 aprile in diverse lingue (in italiano dal Corriere della sera e dall’agenzia Acistampa) con il titolo La Chiesa e lo scandalo degli abusi sessuali.

Il testo è composto di tre parti: nella prima il papa emerito, come afferma egli stesso nell’introduzione, tenta «molto brevemente di delineare in generale il contesto sociale della questione»; poi esamina le «conseguenze di questa situazione nella formazione e nella vita dei sacerdoti»; e infine sviluppa «alcune prospettive per una giusta risposta da parte della Chiesa». La radice del problema degli abusi, individuata da papa Francesco nel clericalismo radicato nella Chiesa, è invece additata dal card. Ratzinger nella liberazione sessuale nata dalla rivoluzione del 1968.