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Documenti, 15/2010, 01/09/2010, pag. 469

Legionari: un cammino di rinnovamento: I poteri del delegato. Decreto della Segreteria di stato

T. card. Bertone
Dopo il comunicato della Santa Sede sulla visita apostolica fra i legionari di Cristo (1.5.2010), in cui emergevano alcune esigenze – la necessità di ridefinire il carisma della Congregazione, di rivedere l’esercizio dell’autorità… – per la condotta del fondatore che «ha causato serie conseguenze nella vita e nella struttura della Legione, tali da chiedere un cammino di profonda revisione» (Regno-att. 10,2010,295), Benedetto XVI ha ritenuto opportuno «seguire da vicino, sostenere e orientare» il cammino del carisma della Congregazione dei legionari di Cristo nominando un suo personale delegato «che testimoni – così scrive – concretamente la mia vicinanza e agisca in mio nome presso quella famiglia religiosa». Si tratta di mons. Velasio De Paolis cs, arcivescovo titolare di Telepte (Tunisia), che il 21 luglio ha presentato al Consiglio generale della congregazione il decreto della Santa Sede che specifica le mansioni del delegato pontificio, collocando gli attuali superiori sotto l’autorità del delegato e sottolineando che il compito principale «è quello di avviare, accompagnare e realizzare la revisione delle costituzioni», a cui «devono collaborare tutti i membri dell’istituto».

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Nuovo regolamento. Prefettura degli affari economici della Santa Sede

T. card. Bertone
Il nuovo regolamento della Prefettura degli affari economici della Santa Sede, promulgato il 22 febbraio 2012 dal segretario di stato, Tarcisio Bertone, è stato presentato lo scorso 18 dicembre nell’Aula vecchia del sinodo, nel corso di un convegno introdotto da un discorso dello stesso Bertone. Istituita dalla riforma della curia di Paolo VI, nel 1967, il primo regolamento della Prefettura – incaricata «della gestione degli affari economici della Santa Sede», ovvero della conoscenza, del controllo, della vigilanza e del coordinamento «di tutti gli investimenti e le operazioni economiche più importanti della Santa Sede» – risale al 1968. Con il nuovo regolamento «si ritorna allo spirito originario»: la Prefettura si pone come ente superiore alle singole amministrazioni vaticane, in diretto rapporto con la Segreteria di stato, con la quale concorda «le linee di indirizzo e programmazione». Il nuovo regolamento, ha ricordato Bertone, viene significativamente promulgato mentre la Santa Sede ha scelto di adeguarsi «alle norme internazionali di controllo finanziario» (cf. Regno- doc. 11,2012,334ss) e di conseguenza in un momento in cui «la necessaria trasparenza delle attività economiche e fi nanziarie esige un impegno sempre più incisivo e congiunto di correttezza».
Documenti, 2013-9

Nuovo regolamento. Alla presentazione (Discorso del card. T. Bertone)

T. card. Bertone
Il nuovo regolamento della Prefettura degli affari economici della Santa Sede, promulgato il 22 febbraio 2012 dal segretario di stato, Tarcisio Bertone, è stato presentato lo scorso 18 dicembre nell’Aula vecchia del sinodo, nel corso di un convegno introdotto da un discorso dello stesso Bertone. Istituita dalla riforma della curia di Paolo VI, nel 1967, il primo regolamento della Prefettura – incaricata «della gestione degli affari economici della Santa Sede», ovvero della conoscenza, del controllo, della vigilanza e del coordinamento «di tutti gli investimenti e le operazioni economiche più importanti della Santa Sede» – risale al 1968. Con il nuovo regolamento «si ritorna allo spirito originario»: la Prefettura si pone come ente superiore alle singole amministrazioni vaticane, in diretto rapporto con la Segreteria di stato, con la quale concorda «le linee di indirizzo e programmazione». Il nuovo regolamento, ha ricordato Bertone, viene significativamente promulgato mentre la Santa Sede ha scelto di adeguarsi «alle norme internazionali di controllo finanziario» (cf. Regno- doc. 11,2012,334ss) e di conseguenza in un momento in cui «la necessaria trasparenza delle attività economiche e fi nanziarie esige un impegno sempre più incisivo e congiunto di correttezza».
Documenti, 2013-9

Nuovo regolamento. Il regolamento

T. card. Bertone
Il nuovo regolamento della Prefettura degli affari economici della Santa Sede, promulgato il 22 febbraio 2012 dal segretario di stato, Tarcisio Bertone, è stato presentato lo scorso 18 dicembre nell’Aula vecchia del sinodo, nel corso di un convegno introdotto da un discorso dello stesso Bertone. Istituita dalla riforma della curia di Paolo VI, nel 1967, il primo regolamento della Prefettura – incaricata «della gestione degli affari economici della Santa Sede», ovvero della conoscenza, del controllo, della vigilanza e del coordinamento «di tutti gli investimenti e le operazioni economiche più importanti della Santa Sede» – risale al 1968. Con il nuovo regolamento «si ritorna allo spirito originario»: la Prefettura si pone come ente superiore alle singole amministrazioni vaticane, in diretto rapporto con la Segreteria di stato, con la quale concorda «le linee di indirizzo e programmazione». Il nuovo regolamento, ha ricordato Bertone, viene significativamente promulgato mentre la Santa Sede ha scelto di adeguarsi «alle norme internazionali di controllo finanziario» (cf. Regno- doc. 11,2012,334ss) e di conseguenza in un momento in cui «la necessaria trasparenza delle attività economiche e fi nanziarie esige un impegno sempre più incisivo e congiunto di correttezza».