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Documenti, 15/2011, 01/09/2011, pag. 483

Ecco, io faccio nuove tutte le cose. Mons. Lahham, arcivescovo di Tunisi

M. Lahham
«Dalla rivoluzione tunisina noi impariamo che i piccoli sono all’origine del rinnovamento (…). Questo è sen za dubbio una “prima volta” nel mondo arabo musulmano». Non si contano ormai le interpretazioni che sono state messe in campo su quella «primavera» che sta attraversando buona parte del mondo di lingua e cultura araba (cf. anche Regno-att. 14,2011,438). Tuttavia la riflessione di mons. Maroun Lahham, arcivescovo di Tunisi – a partire dal luogo da cui gli eventi hanno avuto inizio –, è la prima (in data del 24 luglio) di un certo respiro a firma di un pastore. Innanzitutto vi è un sentimento d’«umiltà» per la costatazione che «questi semi del Regno sono maturati soprattutto fuori dalle frontiere visibili della Chiesa». Poi quello della meraviglia per le persone che «bussano alla nostra porta (…) alla ricerca di un nuovo orientamento da dare alla loro vita o al loro credo religioso». Infine, poiché il gesto dell’«immolazione nel fuoco di un giovane» richiama inevitabilmente il «mistero pasquale», si ripropone il tema teologico del rapporto con l’islam e «del posto dell’islam nel piano di Dio».

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Tunisia - Cristiani e transizione: l'islam del Maghreb. Visto e «vissuto» da un vescovo

M. Lahham
Il Comitato scientifico internazionale della Fondazione Oasis (www.fondazioneoasis.org) si è nuovamente riunito a Tunisi il 18-19 giugno scorsi, sul tema «La religione in una società in transizione. Come la Tunisia interpella l’Occidente». La rete internazionale di Oasis quest’anno infatti si pone come obiettivo lo studio del «caso tunisino», del dibattito sulla nuova Costituzione e dei fermenti della sua dinamica società civile, per comprendere dal di dentro gli eventi e i fattori che stanno mutando il volto di alcuni paesi dell’Africa del Nord e per capire in che misura e come questi fatti riguardino anche i vicini arabi, gli altri paesi a maggioranza musulmana e tutto l’Occidente. È il nono incontro del Comitato scientifico di Oasis, realtà fondata nel 2004 dal card. Angelo Scola, allora patriarca di Venezia e oggi arcivescovo di Milano, e segue quelli di Venezia (2011; cf. Regno-att. 14,2011,438), Beirut (2010), Venezia (2009), Amman (2008), Venezia (2007), Il Cairo (2006), Venezia (2005 e 2004); in concomitanza esce il nuovo numero della rivista Oasis, il cui primo piano è dedicato a «Dove poggiano gli stati. Diritto, Costituzioni e sharia». Tra gli interventi di vari esponenti tunisini, sia dell’ala laica sia di quella islamista, e di testimoni e studiosi occidentali e provenienti da paesi musulmani non arabi, proponiamo, con alcuni piccoli interventi redazionali, quello di mons. Maroun Lahham, fino all’inizio del 2012 arcivescovo di Tunisi e oggi arcivescovo titolare di Madaba e vicario patriarcale dei latini per la Giordania.