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Documenti, 17/2011, 01/10/2011, pag. 527

Signore, da chi andremo? Vita buona, bella e beata (Lectio di p. Ermes Ronchi)

E. Ronchi
L’eucaristia come «il segreto della vita di Gesù (…) una vita buona, bella e beata» (Ronchi); come presenza di misericordia nella cura della fragilità umana (Chiodi), e come testimonianza coerente della «forza trasformante della fede (…) per i rapporti sociali» (Crociata). Tra le decine di interventi pubblici che hanno costellato la settimana di celebrazione, ad Ancona e nelle diocesi suffraganee, del XXV Congresso eucaristico nazionale, ripartiti tra gli ambiti di riflessione che già avevano scandito il Convegno ecclesiale nazionale di Verona (2006), i tre che abbiamo scelto di pubblicare paiono particolarmente adatti a descrivere «la qualità eucaristica dell’esistenza cristiana» (Crociata). Il Congresso, aperto il 3 settembre dal legato pontificio card. G.B. Re e dall’arcivescovo mons. Menichelli (cf. riquadro a p. 530), si è concluso domenica 11 ad Ancona con la santa messa presieduta da Benedetto XVI, il quale nell’omelia ha a sua volta riassunto l’insieme dei lavori e degli eventi congressuali nella coltivazione di una «spiritualità eucaristica, (…) vero antidoto all’individualismo e all’egoismo che spesso caratterizzano la vita quotidiana» (cf. riquadro a p. 534).

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Signore, da chi andremo? XXV Congresso eucaristico nazionale - Ancona, 3-11 settembre 2011

E. Ronchi; M. Chiodi; M. Crociata
L’eucaristia come «il segreto della vita di Gesù (…) una vita buona, bella e beata» (Ronchi); come presenza di misericordia nella cura della fragilità umana (Chiodi), e come testimonianza coerente della «forza trasformante della fede (…) per i rapporti sociali» (Crociata). Tra le decine di interventi pubblici che hanno costellato la settimana di celebrazione, ad Ancona e nelle diocesi suffraganee, del XXV Congresso eucaristico nazionale, ripartiti tra gli ambiti di riflessione che già avevano scandito il Convegno ecclesiale nazionale di Verona (2006), i tre che abbiamo scelto di pubblicare paiono particolarmente adatti a descrivere «la qualità eucaristica dell’esistenza cristiana» (Crociata). Il Congresso, aperto il 3 settembre dal legato pontificio card. G.B. Re e dall’arcivescovo mons. Menichelli (cf. riquadro a p. 530), si è concluso domenica 11 ad Ancona con la santa messa presieduta da Benedetto XVI, il quale nell’omelia ha a sua volta riassunto l’insieme dei lavori e degli eventi congressuali nella coltivazione di una «spiritualità eucaristica, (…) vero antidoto all’individualismo e all’egoismo che spesso caratterizzano la vita quotidiana» (cf. riquadro a p. 534).