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Documenti, 19/2011, 01/11/2011, pag. 593

Al governo irlandese. Risposta della Santa Sede dopo la pubblicazione del Cloyne Report

Santa Sede
«La Santa Sede desidera affermare il proprio orrore (…) per le terribili sofferenze che le vittime delle violenze» sessuali su minori da parte di membri del clero «e le loro famiglie hanno dovuto sopportare nella Chiesa di Gesù Cristo» e ritiene inquietanti le «gravi disfunzioni» di governo avvenute nella diocesi di Cloyne: è su queste due premesse che si apre la Risposta della Santa Sede al governo irlandese, dopo le gravi accuse formulate dal primo ministro a seguito della pubblicazione nel luglio scorso del Cloyne Report (cf. Regno-att. 16,2011,549). Consegnata il 3 settembre, la risposta smentisce che la Santa Sede abbia ostacolato il lavoro della Commissione d’inchiesta e, ancor più, dei vescovi irlandesi, argomentando su tre punti: la collaborazione con le autorità civili – mai negata, anche se tra diritto civile e diritto canonico vi sono opportune distinzioni –; il rapporto tra Santa Sede, conferenze episcopali e ordinario diocesano – quest’ultimo in base al diritto canonico ha una giurisdizione propria –; il ruolo propulsore di Benedetto XVI nel rafforzare le norme e le procedure per tutta la Chiesa cattolica.

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Documenti, 2024-5

Ebrei e cattolici sulle cure terminali

Commissione bilaterale del Gran Rabbinato d’Israele e della Commissione della Santa Sede per i rapporti religiosi con l’ebraismo

Dal 2 al 4 maggio 2023 a Gerusalemme si è tenuta la 17a riunione della Commissione bilaterale del Gran Rabbinato d’Israele e della Commissione della Santa Sede per i rapporti religiosi con l’ebraismo, sul tema Considerazioni ebraiche e cattoliche sulla cura nella malattia terminale: ciò che è proibito, consentito, obbligatorio. Al termine, il 4 maggio, è stata emanata una Dichiarazione congiunta (www.vatican.va). 

 

Documenti, 2023-9

Sinodo dei vescovi: innovazioni

Sala stampa della Santa Sede

Il 26 aprile, nel corso di un «punto stampa» sulla composizione della XVI Assemblea generale del Sinodo dei vescovi (4-29 ottobre 2023), la Sala stampa della Santa Sede ha reso nota la decisione di papa Francesco di modificare la composizione dell’Assemblea del Sinodo dei vescovi, ampliando il numero dei membri non vescovi e conseguentemente il diritto di voto. Il documento diffuso nell’occasione è reperibile sul sito web synod.va (bit.ly/3Hj8ePm). Qui pubblichiamo alcuni stralci relativi alle novità introdotte e al loro significato.

 

Documenti, 2022-3

La crisi della diplomazia multilaterale

Francesco al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede

«Occorre… recuperare il senso della nostra comune identità di unica famiglia umana. L’alternativa è solo un crescente isolamento, segnato da preclusioni e chiusure reciproche che di fatto mettono ulteriormente in pericolo il multilateralismo, ovvero quello stile diplomatico che ha caratterizzato i rapporti internazionali dalla fine della seconda guerra mondiale». Nel discorso al corpo diplomatico presso la Santa Sede per lo scambio degli auguri per il nuovo anno, il 10 gennaio, papa Francesco ha evidenziato la crisi di fiducia che attraversa da tempo la diplomazia multilaterale, e che rende il sistema delle relazioni internazionali «sempre meno efficace nell’affrontare le sfide globali». Tra esse c’è ancora la pandemia, ma soprattutto ci sono la questione migratoria e la crisi climatica.

Si collega a questo problema anche il richiamo, inedito, ai rischi della cosiddetta «cancel culture», atteggiamento di colpevolizzazione, di solito espresso tramite i social media, nei confronti di personaggi pubblici o aziende che avrebbero detto o fatto qualche cosa di offensivo o politicamente scorretto e ai quali vengono pertanto tolti sostegno e gradimento: «La diplomazia multilaterale è chiamata perciò a essere veramente inclusiva, non cancellando ma valorizzando le diversità e sensibilità storiche che contraddistinguono i vari popoli».