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Documenti, 9/2014, 01/05/2014, pag. 266

Siete certi che il Signore lo abbia chiamato? Alla Congregazione per i vescovi

Francesco
«Questa Congregazione esiste per assicurarsi che il nome di chi è scelto sia stato prima di tutto pronunciato dal Signore». La scelta dei pastori del popolo di Dio e i criteri a cui deve ispirarsi è una preoccupazione ricorrente nelle parole del papa. Lo scorso 27 febbraio, alla riunione della Congregazione per i vescovi, Francesco è tornato sul tema. Il vescovo è anzitutto «testimone del Risorto», il «coraggio di morire, la generosità (...) di consumarsi per il gregge» fanno parte del suo DNA; per identificarlo «non serve la contabilità delle doti umane, intellettuali, culturali e nemmeno pastorali». E ancora: «La Chiesa non ha bisogno di apologeti delle proprie cause né di crociati delle proprie battaglie», ma di pastori autenticamente santi, uomini di pazienza e di preghiera, «fiduciosi seminatori», «custodi della dottrina non per misurare quanto il mondo viva distante dalla verità che essa contiene, ma per affascinare il mondo, per incantarlo con la bellezza dell’amore, per sedurlo con l’offerta della libertà donata dal Vangelo». Aspetti che definiscono, a giudizio del pontefice, «la grande missione affidata alla Congregazione per i vescovi: identificare coloro che lo stesso Spirito Santo pone alla guida della sua Chiesa».

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