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Documenti, 7/2015

L'unico nostro titolo di onore

Al Concistoro ordinario pubblico e nella messa con i nuovi cardinali

Francesco

Sabato 14 febbraio, nella Basilica Vaticana, papa Francesco ha tenuto un Concistoro ordinario pubblico per la creazione di venti nuovi cardinali. Nell’occasione, ha pronunciato la sua omelia sull’«inno alla carità» della Prima lettera ai Corinzi, che ha indicato ai cardinali quale «parola-guida» per il loro ministero, contenente «un programma di vita spirituale e pastorale». Il giorno seguente (15 febbraio), presiedendo la concelebrazione eucaristica con i nuovi cardinali e con tutti i porporati convenuti a Roma, ha sottolineato «la compassione di Gesù di fronte all’emarginazione e la sua volontà di integrazione». «Vi esorto a servire la Chiesa in modo tale che i cristiani – edificati dalla nostra testimonianza – non siano tentati di stare con Gesù senza voler stare con gli emarginati», ha detto, perché «sul Vangelo degli emarginati, si gioca e si scopre e si rivela la nostra credibilità!».

Ai vescovi dell'Ucraina in visita ad limina

Francesco

Lo scorso 20 febbraio, Francesco ha incontrato, nella Sala Clementina del Palazzo apostolico vaticano, i vescovi delle tre giurisdizioni ecclesiastiche dell’Ucraina in visita ad limina apostolorum: i vescovi della Chiesa greco-cattolica; il vescovo di Mukachevo di rito bizantino e i vescovi della Conferenza episcopale ucraina. Dopo averli ricevuti in separate udienze, ha tenuto loro un discorso di cui pubblichiamo i passaggi salienti (www.vatican.va).

Pluralismo e libertà religiosa in Italia

Intervento al Convegno «Dai culti ammessi alla libertà religiosa» della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia

Nunzio Galantino

«Dai culti ammessi alla libertà religiosa». Era questo il tema di un convegno promosso a Roma dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), il 16 e il 17 febbraio presso il Senato, che ha inteso rinnovare «l’impegno degli evangelici italiani a sostegno di una nuova legge, abrogativa delle norme di epoca fascista sui “culti ammessi” e in grado di garantire a pieno i principi costituzionali in materia di libertà religiosa». Significativa la presenza tra i relatori di mons. Galantino, segretario generale della CEI, il quale ha ricordato la posizione della Chiesa italiana, «più volte invitata a intervenire nel dibattito sulle proposte di legge recanti norme per l’abrogazione della legislazione sui culti ammessi e per la libertà religiosa» presentate negli ultimi vent’anni. «Non è in discussione la necessità di assicurare il pieno rispetto della libertà religiosa», ha quindi assicurato Galantino. «Quel che pare necessario approfondire insieme è l’impostazione e la finalità di un eventuale intervento legislativo, che rimane auspicabile se puntualmente circoscritto nelle sue finalità e armonico rispetto al disegno costituzionale, oltre che pienamente rispettoso degli accordi e delle intese fin qui stipulati».

Violenze sessuali: Orientamenti per il religiosi

Conferenza italiana dei superiori maggiori (CISM)

La nota intitolata «Abusi sessuali compiuti da religiosi, chierici o fratelli nei confronti di minori. L’intervento del superiore maggiore. Orientamenti. Norme canoniche e civili» è un documento elaborato all’interno della Conferenza italiana dei superiori maggiori dall’area giuridica – un gruppo composto prevalentemente di religiosi esperti di diritto canonico –, già pronto e distribuito ai superiori maggiori nel 2011, ma per ragioni di opportunità pubblicato solo nel 2012 (nel vol. Questioni attuali di diritto canonico, LEV, 257-287). Il testo, del quale si apprezza lo spessore spirituale dell’argomentazione, «risponde all’esigenza dei superiori maggiori di disporre di un sussidio pratico circa le necessarie conoscenze e le procedure da seguire nei casi di abusi sessuali, compiuti nei confronti di minori da parte di membri dell’istituto da loro governato». La nota è articolata in due sezioni: le indicazioni canoniche «circa la configurazione giuridica del delitto di abuso sessuale, l’intervento del superiore maggiore e le procedure da seguire»; il quadro normativo nazionale, con riferimento particolare «alla questione relativa all’obbligatorietà o meno della denuncia penale e della testimonianza nel diritto penale italiano».