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Documenti, 8/2015, 27/02/2015, pag. 19

Chiesa - Israele: punti fermi e domande aperte

Gruppo interconfessionale Teshuvah

Il gruppo interconfessionale Teshuvah – nato per impulso della Commissione per l’ecumenismo e il dialogo della diocesi di Milano – raccoglie cattolici e protestanti «impegnati all’interno delle rispettive comunità per un processo di riconciliazione e di ravvedimento delle Chiese cristiane nei confronti dell’ebraismo». Il testo qui pubblicato, Chiesa e Israele. Punti fermi e interrogativi aperti, è frutto della «riflessione compiuta all’interno del gruppo e della sua specifica prospettiva. È pertanto destinato ai cristiani che cercano di meglio comprendere la relazione cristiano-ebraica». I suoi quattordici punti vorrebbero suscitare una libera discussione nelle comunità cristiane al fine di «verificare se le affermazioni ivi contenute possono o meno essere considerate condivise e, pertanto, acquisite», almeno da parte di coloro che hanno approfondito il rapporto Chiesa-Israele. È auspicio dei redattori – vi si legge – far nascere un dibattito su che cosa può essere considerato «punto fermo» e su come proseguire la ricerca («interrogativi aperti»). Il documento viene pubblicato come «bozza», in attesa e «nella speranza che possa provocare osservazioni e proposte di migliorie o di integrazioni».

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