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Documenti, 17/2018, 01/10/2018, pag. 543

Il capitolo 8 dell’Amoris laetitia

Mons. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna; vescovi dell’Emilia Romagna

Nelle Chiese locali italiane prosegue la recezione dell’esortazione apostolica post-sinodale Amoris laetitia (2016), che ha raccolto i frutti delle Assemblee sinodali del 2014 e 2015 sulla famiglia. Molte diocesi e alcune conferenze episcopali regionali (Campania, Regno-doc. 7,2017,2014; Piemonte, Regno-doc. 5,2018,175; Emilia Romagna; Lombardia; Sicilia) in questi due anni hanno elaborato delle applicazioni del documento, e il 26 luglio sono state emanate le Indicazioni per la recezione del c. VIII di Amoris laetitia. Accompagnare, discernere, integrare dell’arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi. Esse contengono in appendice le linee guida della Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna (che portano lo stesso titolo; qui a p. 551) e i Criteri fondamentali per l’applicazione del c. VIII di Amoris laetitia dei vescovi della Regione pastorale di Buenos Aires, insieme alla lettera di risposta di papa Francesco (Regno-doc. 21,2016,676s). Secondo l’arcivescovo di Bologna «si tratta di realizzare una vera conversione pastorale e missionaria per accogliere tanti che si sono allontanati in questi ultimi anni e aiutare a scoprire o a riscoprire la gioia di seguire il Vangelo… Questo non significa affatto confondere o adattare la verità, quanto piuttosto non scinderla mai dall’amore. Affermare la verità senza amore ne snatura l’essenza stessa e ha contribuito ad allontanare tanti, credendo sufficiente una prassi di condanna e, all’opposto, specularmente un’accondiscendenza senza alcun itinerario e consapevolezza».

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