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Documenti, 19/2018, 01/11/2018, pag. 624

Il dono della liturgia

Comunicato finale, sessione autunnale (24-26 settembre 2018)

CEI - Consiglio episcopale permanente

Sono stati vari i temi toccati dalla sessione autunnale del Consiglio episcopale permanente, riunita a Roma da lunedì 24 a mercoledì 26 settembre 2018 sotto la guida del presidente card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve. Innanzitutto l’Assemblea generale straordinaria del prossimo novembre, che avrà al suo centro la liturgia e l’approvazione della terza edizione del Messale romano; poi la cultura, con la convinzione di dover ereditare il lascito del Progetto culturale della Chiesa italiana e coniugarlo contemporaneamente con i nuovi orientamenti impressi dal magistero di papa Francesco, consapevoli che «la questione antropologica oggi richieda di procedere a partire – più che dalla dottrina – dalla vita e dall’esperienza»; ancora l’educazione, con la necessità di tornare a promuovere un’alleanza educativa con il mondo della scuola, togliendolo da un isolamento nocivo per tutti; e infine il paese, affrontando la drammatica situazione dei giovani senza lavoro, ma anche la preoccupazione per le condizioni delle zone terremotate del Centro Italia e la difficile questione migratoria, ribadendo come «la solidarietà – fatta di accoglienza e integrazione – rimanga la via principale per affrontare la complessità del fenomeno». Subito dopo la riunione del Consiglio permanente, il 28 settembre, papa Francesco ha nominato mons. Stefano Russo, vescovo di Fabriano-Matelica, nuovo segretario generale della CEI.

Originale in nostro possesso.

Un episcopato attento a concentrarsi sulla propria natura collegiale e a rinnovare i suoi stessi organismi, così da renderli espressione e strumento di quella partecipazione da cui prende forma una Chiesa sinodale. È l’orizzonte che ha fatto da sfondo alla sessione autunnale del Consiglio permanente, riunita a Roma da lunedì 24 a mercoledì 26 settembre 2018 sotto la guida del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve.

      I temi con cui quest’ultimo ha introdotto i lavori hanno trovato ripresa e approfondimento nei vescovi: dall’accoglienza dei migranti alla richiesta di lavoro per i giovani, dal rilancio dell’alleanza educativa alla preoccupazione perché non cali l’attenzione sulle zone devastate dal terremoto.

      Interpellati dalla designazione di Matera a capitale europea della cultura, i membri del Consiglio permanente si sono soffermati sul rapporto di quest’ultima con il Vangelo. Orizzonte di fondo rimane lo stile ecclesiale di papa Francesco, fatto di lungimiranza di visione ed eloquenza di gesti.

      In vista della prossima Assemblea generale straordinaria (Roma, 12-15.11.2018), il confronto ha visto i pastori riflettere sul tema principale («Riscoprire e accogliere il dono della liturgia per la vita della Chiesa»). Dell’assise, che sarà chiamata ad approvare la terza edizione italiana del Messale romano, è stato stabilito l’ordine del giorno: prevede anche una riflessione circa la presenza e il servizio nelle diocesi italiane di presbiteri provenienti da altri paesi, come pure sulla tutela dei minori e degli adulti vulnerabili nella Chiesa. Nel corso dei lavori entrambi i temi sono stati oggetto di aggiornamento.

      Il Consiglio permanente ha approvato la proposta di un comitato scientifico per la realizzazione di un Incontro di riflessione e spiritualità per la pace nel Mediterraneo (Bari, novembre 2019).

      Sentito il Consiglio permanente, la Presidenza ha sottoposto al santo padre la proposta in vista della nomina del segretario generale. Nell’occasione è stato espresso l’apprezzamento a mons. Nunzio Galantino per quanto con intelligenza e zelo ha fatto a servizio della Conferenza episcopale italiana.

      I vescovi, infine, hanno provveduto ad alcune nomine, fra le quali quella di membri di commissioni episcopali e direttori di uffici nazionali.

1. Liturgia, mistero creduto e vissuto

      Il primo compito della sessione autunnale del Consiglio permanente è stato quello di completare la preparazione dell’Assemblea generale straordinaria, in programma a Roma dal 12 al 15 novembre prossimo sul tema: Riscoprire e accogliere il dono della liturgia per la vita della Chiesa. Prospettive e scelte pastorali in occasione della terza edizione italiana del Messale romano.

     Nelle intenzioni dei vescovi la nuova edizione del Messale romano costituisce l’opportunità per una formazione capillare, che riconsegni la ricchezza e l’irrevocabilità della riforma liturgica e i suoi punti essenziali: centralità della parola di Dio, della Pasqua e della stessa assemblea. Ne consegue la necessità di rieducarsi a un’arte celebrativa, non soltanto evitando protagonismi o forme tradizionalistiche, ma promuovendo un’ampia ministerialità: sacerdote, lettore, animatore, cantore… si ritrovano unicamente nell’orizzonte del servizio. Qualificare in questa direzione la celebrazione significa aiutare il popolo a intuire la bellezza dell’opera di Dio e a vivere la liturgia come trasfigurazione della propria umanità.

     Di qui l’attenzione posta dai vescovi a far sì che il mistero celebrato sia mistero creduto e, in definitiva, mistero vissuto. Una liturgia capace di plasmare la vita – è stato osservato – rende la comunità cristiana testimone della fecondità del Vangelo, a partire dall’accoglienza e dalla condivisione con il povero e il bisognoso.

     A partire da queste linee, il Consiglio permanente ha convenuto sull’importanza di un testo che accompagni la pubblicazione della terza edizione italiana del Messale romano.

2. Se il Vangelo incontra la cultura

      La designazione di Matera quale Capitale europea della cultura per il 2019 – la presentazione dell’evento con il contributo specifico offerto dalla Chiesa diocesana e, più in generale da quella della Basilicata – per il Consiglio permanente si è rivelata un’occasione per ripensare il rapporto con il Vangelo. Per un verso, si tratta di ereditare il lascito del Progetto culturale della Chiesa italiana e, per l’altro, di orientarlo con lo stile ecclesiale – fatto di lungimiranza della visione e di eloquenza dei gesti – che caratterizza il pontificato di papa Francesco. Uno stile che, nell’approfondimento dei vescovi, si raccoglie attorno a tre punti nodali: la misericordia come forma del Vangelo, esperienza che decentra la Chiesa e, con la gioia dell’annuncio, la rende segno e strumento dell’incontro con Cristo; il popolo di Dio quale soggetto dell’evangelizzazione, attuata nella relazione con la cultura e la pietà popolare; la sinodalità come metodo della riforma della Chiesa e modo della sua presenza nel mondo, tanto da renderla luogo del Vangelo accolto e trasmesso.

     Il confronto ha fatto emergere come la questione antropologica oggi richieda di procedere a partire – più che dalla dottrina – dalla vita e dall’esperienza, sulla scia dell’intervento del santo padre al Convegno ecclesiale nazionale di Firenze come del suo dialogo con i giovani lo scorso agosto al Circo massimo. Su questo sfondo i vescovi avvertono la sterilità di chi si limita a ripetere gesti e parole, nella convinzione di doversi invece impegnare per individuare una strada peculiare che coniughi l’identità della Chiesa italiana – oggi compromessa da processi di secolarizzazione – con la ricchezza del pontificato. Un percorso che – per riuscire a proporre la differenza cristiana dentro l’universale umano – richiede una pastorale territoriale, un coinvolgimento convinto degli operatori, l’apporto delle facoltà teologiche, dell’Università cattolica e degli stessi media della CEI.

3. Educare ancora

      Un sussidio che aiuti le diocesi e le comunità parrocchiali a prendere l’iniziativa per un investimento convinto nel mondo della scuola e dell’università; un evento culturale – da celebrarsi nell’autunno del prossimo anno – che riprenda e approfondisca il tema dell’educazione con l’intento di consegnare alla comunità la convinzione che «il tempo dell’educazione non è finito».

     Le due proposte – presentate dalla Commissione episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università – hanno incontrato l’attenzione dei vescovi sullo sfondo degli Orientamenti pastorali del decennio e nell’imminenza del Sinodo sui giovani, riprova dell’esigenza di doversi prendere cura – nuovamente e in modo nuovo – anche della scuola.

     Nel confronto sono state rappresentate le difficoltà di tanti docenti nella gestione delle classi; la necessità di tornare a promuovere un’alleanza educativa con il mondo della scuola, togliendolo da un isolamento nocivo per tutti; la disponibilità dei pastori ad alimentare un rapporto con i dirigenti scolastici.

     È emersa pure la preoccupazione per i possibili effetti di una sentenza del Consiglio di stato, circa la possibilità di modificare in qualsiasi momento dell’anno la scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica.

4. Uno sguardo al paese

      In Consiglio permanente la voce dei vescovi si è fatta portavoce della sofferenza acuta di tanti giovani privi di lavoro o alle prese con occupazioni occasionali, prive d’alcuna sicurezza. Il lavoro che manca – come il lavoro indegno – rimane una piaga che angoscia, spoglia il paese del suo futuro, peggiora le condizioni delle famiglie e aumenta le disuguaglianze sociali. Nel sentirsi prossimi a quanti vivono questa drammatica situazione che umilia la dignità stessa delle persone, i vescovi interpellano i responsabili della cosa pubblica, perché non si accontentino di mettere in fila promesse o dichiarazioni falsamente rassicuranti.

     Analogamente, la preoccupazione si è levata a fronte delle condizioni delle zone terremotate, dei tanti piccoli borghi del Centro Italia ancora privi di punti di riferimento, fra cui quello costituito dalle loro chiese: una situazione che impoverisce l’intero territorio e accentua il processo di spopolamento.

     Animati dal Vangelo e dal magistero del santo padre, i vescovi sono tornati ad affrontare la questione migratoria. La generosa disponibilità offerta dalle diocesi anche lo scorso agosto in occasione della vicenda della nave Diciotti, rafforza la convinzione di come la solidarietà – fatta di accoglienza e integrazione – rimanga la via principale per affrontare la complessità del fenomeno. Rispetto al pericolo che inquietudini e paure alimentino un clima di diffidenza, esasperazione e rifiuto, il Consiglio permanente ha rilanciato l’impegno della Chiesa anche nel contribuire a un’Europa maggiormente consapevole delle sue radici e con questo più giusta e fraterna, capace di custodire la vita, a partire da quella più esposta.

5. Varie

      Tutela minori. Ai membri del Consiglio permanente è stato offerto un aggiornamento circa i lavori della Commissione per la tutela dei minori, costituita in seno alla CEI quale espressione della volontà di negare cittadinanza nella Chiesa a ogni forma di abuso. Con papa Francesco – al quale esprimono vicinanza e solidarietà – i vescovi sanno quanto la corruzione morale che coinvolge sacerdoti sia motivo di grave scandalo; nel contempo, hanno espresso stima e riconoscenza per la gratuità con cui tanti preti spendono la loro vita nel servizio al popolo di Dio. Composta da esperti a vario titolo, la Commissione si è incontrata più volte nel corso dell’anno, confrontandosi anche con la corrispondente Commissione pontificia. Il lavoro – condotto per aree (ambito della prevenzione e formazione, ambito giuridico-canonico e ambito comunicativo) – mira all’elaborazione di proposte, iniziative e strumenti da offrire alle diocesi. Una comunicazione al riguardo è all’ordine del giorno della prossima Assemblea generale straordinaria.

     Chiesa missionaria. Nel corso dei lavori il Consiglio permanente ha affrontato il tema della cooperazione tra le Chiese. Ne sono espressione tanto i fidei donum partiti dalle diocesi italiane – e di cui si avverte la difficoltà di ricambio – quanto il servizio pastorale assicurato in Italia da sacerdoti provenienti da altri paesi. Sono collaborazioni caratterizzate dalla temporalità e regolate attraverso convenzioni tra la Chiesa che invia e quella che riceve. I vescovi, nella volontà di rafforzare in termini evangelici e pastoralmente significativi tale esperienza, avvertono come sia reciprocamente arricchente creare tra Chiese rapporti profondi, all’insegna della comunione e dello scambio. Nel contempo, sentono la responsabilità di non spogliare le giovani Chiese di risorse formate, come pure di dover lavorare per favorire progressivamente l’integrazione delle comunità di immigrati presenti sul territorio. La tematica sarà ripresa nel corso dell’Assemblea generale di novembre.

     Mare Nostrum. Il Consiglio permanente ha approvato la proposta, presentata dal card. Bassetti, di costituire un comitato scientifico – presieduto dallo stesso presidente e coordinato da s.e. mons. Antonino Raspanti – per la realizzazione di un Incontro di riflessione e spiritualità per la pace nel Mediterraneo. L’invito è rivolto ai presidenti delle conferenze episcopali dei paesi costieri, con attenzione a valorizzare la ricchezza di pluralità delle tradizioni e confessioni ecclesiali. La sede scelta è Bari, la data novembre 2019.

6. Nomine

      Nel corso dei lavori, il Consiglio episcopale permanente ha provveduto alle seguenti nomine:

     – Membro della Commissione episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università: s.e.r. mons. Daniele Gianotti, vescovo di Crema.

     –  Membro della Commissione episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali: s.e.r. mons. Luigi Renzo, vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea.

     – Direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro: don Bruno Bignami (Cremona).

     – Direttore dell’Ufficio nazionale per la cooperazione missionaria tra le Chiese: don Giuseppe Pizzoli (Verona).

     – Direttore dell’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso: don Giuliano Savina (Milano).

     – Responsabile del Servizio per gli interventi caritativi a favore dei paesi del terzo mondo: don Leonardo Di Mauro (San Severo).

     – Membri del Consiglio d’amministrazione della Fondazione Migrantes: s.e.r. mons. Guerino Di Tora, presidente della Commissione episcopale per le migrazioni, presidente di diritto; dott. Pino Fabiano; don Carlo Di Stasio (Tivoli); don Marco Yaroslav Semehen (rettore di Santa Sofia, Roma); dott. Massimo Vanni; don Claudio Visconti (Bergamo); mons. Pierpaolo Felicolo (Roma).

     – Assistente ecclesiastico nazionale dell’Associazione cattolica internazionale al servizio della giovane (ACISJF): s.e.r. mons. Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo.

     – Presidente dell’Associazione biblica italiana (ABI): don Angelo Passaro (Piazza Armerina).

      – Assistente ecclesiastico nazionale per la branca Lupetti/Coccinelle dell’Associazione guide e scouts cattolici italiani (AGESCI): don Valentino Bulgarelli (Bologna).

     – Assistente ecclesiastico generale dell’Associazione italiana guide e scouts d’Europa cattolici (AIGSEC): don Paolo La Terra (Ragusa).

      – Assistente ecclesiastico nazionale della Comunità di vita cristiana italiana (CVX Italia): p. Massimo Nevola, sj.

     – Assistente ecclesiastico nazionale del Movimento studenti dell’Azione cattolica italiana (MSAC): don Mario Diana (Bari-Bitonto).

     – Coordinatore nazionale della pastorale dei greco-cattolici romeni in Italia: p. Cristian Dumitru Crisan (Fgraş e Alba Iulia dei romeni, Romania).

     – Coordinatore nazionale della pastorale dei cattolici indiani di rito latino del Kerala in Italia: don Sanu Ouseph (Trivandrum, Kerala, India).

     Nella riunione del 24 settembre 2018, la Presidenza ha proceduto alle seguenti nomine:

     – membri del Comitato scientifico del Centro studi per la scuola cattolica: prof. Andrea Porcarelli; prof.ssa Barbara Rossi; prof. Don Giuseppe Tacconi, sdb.

     – Presidente dell’Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani (ABEI): s.e.r. mons. Francesco Milito, vescovo di Oppido Mamertina-Palmi.

     – Presidente nazionale dei Convegni di cultura Maria Cristina di Savoia: sig.ra Silvana Alesiani.

     – Presbitero membro del «eam pastore» nazionale dell’Associazione incontro matrimoniale: don Arturo Cecchele (Treviso).

      Roma, 27 settembre 2018.

Tipo Documento
Tema Pastorale - Liturgia - Catechesi
Area EUROPA
Nazioni