Sinodo sui giovani: l’apertura
Un ringraziamento ai giovani «per aver voluto scommettere che vale la pena di sentirsi parte della Chiesa o di entrare in dialogo con essa… di aggrapparsi alla barca della Chiesa che, pur attraverso le tempeste impietose del mondo, continua a offrire a tutti rifugio e ospitalità… di metterci in ascolto gli uni degli altri… di nuotare controcorrente e di legarsi ai valori alti». Con questo «grazie» alla fede dei giovani papa Francesco ha aperto il 3 ottobre la XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi su «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale», che si conclude il 28 ottobre. Accogliendo i quasi 300 vescovi e preti delegati con diritto di voto, i 5 delegati fraterni delle altre Chiese cristiane e i 50 uditori e uditrici tra giovani adulti, membri degli ordini religiosi, osservatori ed esperti, Francesco ha raccomandato ai sinodali di non seguire i «profeti di sventura», ma di «frequentare il futuro» impegnandosi nell’ascolto dei giovani, per far uscire «non solo un documento – che generalmente viene letto da pochi e criticato da molti –, ma soprattutto propositi pastorali concreti». Dell’apertura del Sinodo pubblichiamo il discorso del papa e la Relazione introduttiva del relatore generale, il card. Sérgio da Rocha, arcivescovo di Brasilia.
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