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Documenti, 13/2020, 01/07/2020, pag. 395

Dopo la visita apostolica a Bose

Comunità monastica di Bose, fr. Enzo Bianchi

Con un comunicato del 26 maggio la Comunità di Bose ha dato notizia delle conclusioni raggiunte dalla Santa Sede a seguito della visita apostolica svoltasi tra dicembre 2019 e gennaio 2020: i monaci Enzo Bianchi, Goffredo Boselli, Lino Breda e la monaca Antonella Casiraghi «dovranno separarsi dalla Comunità monastica di Bose e trasferirsi in altro luogo, decadendo da tutti gli incarichi attualmente detenuti». Tali conclusioni sono contenute in un «decreto singolare» firmato il 13 maggio 2020 dal segretario di Stato card. Parolin e approvato in forma specifica da papa Francesco. Il card. Parolin ha inoltre inviato al priore Luciano Manicardi e alla Comunità una lettera nella quale è tracciato «un cammino di avvenire e di speranza, indicando le linee portanti di un processo di rinnovamento». Dopo un’iniziale opposizione di alcuni interessati, documentata tra l’altro da un Comunicato ufficiale di fr. Enzo Bianchi, fondatore di Bose, il 1° giugno «la Comunità di Bose ha accolto la notizia che il suo fondatore, fr. Enzo Bianchi… ha dichiarato di accettare, seppure in spirito di sofferta obbedienza, tutte le disposizioni contenute nel Decreto della Santa Sede del 13 maggio 2020».

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