Trasparenza negli appalti vaticani
Lettera apostolica motu proprio sulla trasparenza nei contratti pubblici della Santa Sede
«Al fine di consentire una più efficace gestione delle risorse, ho… ritenuto di approvare un insieme di norme volte a favorire la trasparenza, il controllo e la concorrenza nelle procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici stipulati per conto della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano». In continuità con le riforme avviate a partire dal 2014 sugli assetti economici e sui criteri di gestione della curia romana e dello stato vaticano, il 1° giugno papa Francesco ha promulgato con il motu proprio Sulla trasparenza, il controllo e la concorrenza nelle procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano una legislazione che costituisce un vero e proprio codice dei contratti e degli appalti.
Accompagnato da un documento di Norme sulla trasparenza, controllo e concorrenza dei contratti pubblici della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano e da uno sulla Tutela giurisdizionale in materia di trasparenza, controllo e concorrenza dei contratti pubblici per la Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano (qui omessi), assume come criteri guida la sostenibilità della spesa, la trasparenza delle procedure di aggiudicazione, le misure contro il conflitto di interesse. Il 5 ottobre il papa ha creato una nuova Commissione di materie riservate, presieduta dal card. Kevin Farrell, prevista appunto nel nuovo codice degli appalti.
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