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Documenti, 9/2020, 01/05/2020, pag. 289

La libertà religiosa nelle misure anti-contagio

Conferenza delle Chiese europee (KEK)

La Conferenza delle Chiese europee (KEK), comunità di 114 Chiese ortodosse, protestanti e anglicane dei paesi europei, attraverso il suo Gruppo tematico sui diritti umani ha pubblicato un documento in 14 punti in cui riflette sulla libertà di religione o di credo nel contrasto alla pandemia di COVID-19. S’intitola Libertà di religione o di credo durante la lotta contro la pandemia di COVID-19 ed è uscito il 24 aprile.

Tra le conclusioni elaborate, da un lato si afferma che «è importante riconoscere che il divieto di assemblee, comprese le funzioni, non è inteso come discriminazione e persecuzione religiosa», poiché «attualmente questa misura ha lo scopo di salvaguardare la vita umana, sia dei credenti sia degli altri membri della società». Dall’altro si precisa che queste limitazioni devono avere «una base giuridica, essere necessarie, idonee, ragionevoli e generalmente proporzionate», e «considerare il principio della parità di trattamento» per tutte le religioni. Perciò non si giustifica una «malintesa disobbedienza civile», dato che negli ordinamenti democratici vi è il diritto di appellarsi in sede legale.

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