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Moralia Blog

L’omosessualità, parte dell’ordine naturale?

Il n. 76 della Relazione finale del Sinodo dei vescovi affronta la questione dell’omosessualità. E lo fa in termini – oggi davvero calzanti – di “misericordia”: “La Chiesa – si legge – ribadisce che ogni persona, indipendentemente dalla propria tendenza sessuale, vada rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto”.

Ciò significa che la dignità di persona umana è indipendente dalla tendenza omosessuale del soggetto; il che apre a ulteriori riflessioni sul tema della natura. Ossia: è l’omosessualità nella natura dell’uomo? E ancora: possiamo dare alla natura le categorie del bene e del male, del giusto e dell’ingiusto?

Il magistrato Eduardo Savarese, nel suo libro Lettera di un omosessuale alla Chiesa di Roma (E/O, Roma 2015) scrive: “La natura non è bene non è male. È”.

Certo, è strano parlare ancora di natura in un mondo, il nostro, in cui con l’intervento delle biotecnologie di natura c’è rimasto davvero ben poco; ma sarebbe comunque un errore se alla natura affibbiassimo le categorie di bene e di male.

Tanto è vero che il Dio che rivela Gesù di Nazaret “fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti” (Mt 5,45). Né dalla descrizione di fatti naturali possiamo trarre giudizi di valori (i filosofi parlerebbero, in questo caso, di “fallacia naturalistica”).

La natura semplicemente è, la natura è auto-evidente rispetto a noi stessi, e tutto ciò che sembra scardinarne i meccanismi biologici e della vita – le cosiddette eccezioni –, rientra nel suo stesso sistema, è di per sé natura. E, quindi, quel che alcuni additano come disordine è, in realtà, parte dell’ordine. Da qui è importante ripartire per una più matura riflessione sulla questione dell’omosessualità nella comunità ecclesiale.

I milioni di omosessuali che vivono nella Chiesa cattolica – ed è a loro che urge, soprattutto, dare una risposta – rappresentano una grande fetta di umanità in ricerca continua, mai sazia, per niente appagata, della verità. Il soggetto omosessuale, come il soggetto eterosessuale, è un individuo la cui identità si esprime in una relazione di amore, con l’altro, o con l’altra, e con l’Altro.

Se la Chiesa è la Chiesa di tutti, è la Chiesa di chi nella comunità ecclesiale si presenta com’è, con la sua vita, i suoi sogni, le sue speranze, le sue aspettative e finanche le sue pulsioni sessuali. 

Commenti

  • 31/12/2018 avv.fiorato@gmail.com

    Grazie. un tema da affrontare e approfondire ancora

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