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Moralia Dialoghi

Un'introduzione

Questo secondo numero di «Dialoghi» è dedicato al binomio carisma-istituzione. Può sembrare la concessione a una forma di riflessione “datata”, legata ad altri contesti civili e culturali, come gli anni ’70 del XX secolo. È parso, invece, di estrema attualità individuare in questa tensione un utile filtro interpretativo di dinamiche in atto, in ambito ecclesiale e pubblico, e, insieme, un orizzonte di riferimento orientativo per il futuro.

In prima battuta, la metafora musicale che incornicia il titolo: tema e variazioni, sembra invitare a cogliere, su un base melodica, differenti modalità interpretative: libertà – responsabilità; profezia – governo; fantasia – obbedienza; creatività – tradizione… In ciascuna ri-espressione sono evidenti tensioni e fatiche, ma anche opportunità per leggere sensatamente dinamiche ed esigenze della nostra attualità (cf. il contributo di imminente pubblicazione di G. Brunelli).

Inoltre, come ben evidenziato dalle analisi provenienti dai diversi contributi qui proposti, la polarità carisma-istituzione appare in grado di intercettare chiavi di comprensione e, insieme, indicazioni etiche feconde in campi differenti del vivere insieme, la società, l’economia, la politica, la comunità cristiana.

L’opportunità di arricchire il tessuto istituzionale con la ricchezza dei doni personali riguarda certamente un aspetto imprescindibile per la vita stessa della Chiesa. La parola e i gesti di papa Francesco, a riguardo, offrono la trasparenza di una duplice fedeltà: quella richiesta per la custodia e la crescita della realtà istituzionale della Chiesa, e quella dovuta alla propria libertà interiore, nella consapevolezza del dono particolare dello Spirito concesso a ognuno per l’utilità comune.

L’esemplarità del pontefice, tuttavia, non può occultare, come ben espresso dal contributo di S. Dianich, l’esigenza di riconoscimento e valorizzazione dei doni carismatici da parte dell’intera comunità ecclesiale. Essi, infatti, sono indispensabili perché il popolo di Dio torni davvero a essere il soggetto principale della missione della Chiesa e sviluppare una coerente riflessione sulla natura stessa dell’istituzione ecclesiale. All’interno di questa dinamica virtuosa si pone lo specifico della vita consacrata, tradizionalmente polarizzato sulla dimensione carismatica, ma la qui qualità domanda a tutt’oggi di essere ripensata (cf. il contributo di imminente pubblicazione di C. Corbella).

Il binomio carisma-istituzione intercetta, inoltre, alcune caratteristiche fondanti l’ethos cristiano. Giannino Piana, nel suo testo, le pone in evidenza a partire da un quadro antropologico unitario e relazionale e dalla caratterizzazione dell’etica evangelica nella tensione (e composizione) tra Vangelo e legge, tra interiorità personale e attenzione al dato oggettivo.

L’insegnamento sociale della Chiesa rappresenta un banco di prova particolarmente significativo di una riflessione, ormai ritenuta parte dell’esercizio “istituzionale” del magistero, che tuttavia sin dai suoi inizi ha rappresentato (e rappresenta) un momento particolarmente “carismatico” nell’orientare il giudizio cristiano sul mutamento sociale contemporaneo, spesso in anticipo e con più vigore profetico rispetto alla tradizione accademica della stessa teologia morale (cf. Paolo Carlotti).

Gli altri due contributi allargano la riflessione in ambito politico ed economico. Nel primo caso, muovendosi dalla lezione weberiana su carisma e istituzione, si invita a oltrepassarla per individuare, accanto ai rischi di una eccessiva polarizzazione sull’uno o sull’altro elemento, elementi imprescindibili per orientare il pensiero e l’azione politica nel contesto socio-culturale contemporaneo (Pier Davide Guenzi). Il secondo rilegge la forza del “carisma”, particolarmente espressa secondo la logica della gratuità e del dono, come vettore imprescindibile di rinnovamento dell’economia anche per l’oggi (Alessandra Smerilli).

Al lettore di scoprire nuove “variazioni” sul “tema” o, a partire da quelle offerte nei contributi, dare il proprio apporto per ampliarne la loro comprensione.

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